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lunedì 27 Ottobre 2025

Candidati sospesi in Irpinia: irregolarità nelle firme a sostegno di Fico

La candidatura di quattro esponenti della lista “Roberto Fico Presidente” nella provincia di Avellino è attualmente sospesa e oggetto di un’indagine formale da parte delle autorità elettorali.
L’incertezza ruota attorno alla presunta irregolarità nella raccolta delle firme a sostegno della lista, con l’ipotesi di un’eccedenza di circa quaranta sottoscrizioni rispetto al limite massimo consentito dal rigido regolamento elettorale regionale.

Il regolamento in questione, volto a garantire una rappresentanza equa e una partecipazione significativa nel processo democratico, stabilisce un intervallo preciso di validità per le firme di supporto a una lista provinciale: un minimo di 156 e un massimo di 230 elettori iscritti nelle liste elettorali di comuni situati all’interno di circoscrizioni che abbiano una popolazione compresa tra i 100.000 e i 500.000 abitanti.
Tale parametro demografico è cruciale per modulare la soglia minima e massima di firme richieste, evitando disparità dovute alle diverse densità di popolazione nelle varie aree regionali.
I candidati in questione, che aspirano a rappresentare gli elettori irpini sotto la guida di Roberto Fico, sono figure di spicco nel panorama locale.
Maria Laura Amendola, giornalista di lunga esperienza, apporta al progetto competenze comunicative e di analisi del territorio.
Luigi Famiglietti, ex parlamentare del Partito Democratico, porta con sé un bagaglio di esperienza politica a livello nazionale.
Silvana Acierno, figura impegnata nel sociale, e Franco Fiordellisi, ex segretario della CGIL irpina, completano il team, apportando prospettive diverse e un forte legame con il mondo del lavoro e delle categorie sociali più deboli.

La questione, che solleva interrogativi sulla corretta applicazione delle procedure elettorali e sulla conformità delle liste alla legge, è ora nelle mani del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania.

La decisione del TAR, attesa per il 31 ottobre, avrà un impatto significativo sull’andamento della campagna elettorale e sulla possibilità per i candidati di presentarsi ufficialmente agli elettori.

La sentenza non determinerà solo la validità della lista, ma potrebbe anche stabilire un precedente importante per future elezioni, rafforzando l’importanza del rispetto scrupoloso delle normative elettorali e la necessità di un controllo rigoroso delle firme di supporto.

La vicenda evidenzia, inoltre, la delicatezza del processo democratico e l’importanza di garantire la correttezza e la trasparenza delle elezioni, pilastri fondamentali della vita civile.

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