La questione sollevata dalla delegazione caprese dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) pone l’attenzione su un tema cruciale: la salvaguardia del patrimonio ambientale e dell’identità turistica di Capri, con particolare riferimento agli interventi in corso sulla spiaggia pubblica di Marina Grande. La missiva indirizzata alla Capitaneria di Porto, al Comune di Capri e alla Città Metropolitana, rappresenta una richiesta di trasparenza e controllo, tesa a verificare l’impatto di un progetto di riqualificazione costiera che rischia di compromettere l’equilibrio di un ecosistema fragile e di un luogo di primaria importanza per la comunità locale.L’intervento, che prevede la sostituzione della tradizionale copertura sassosa con sabbia, genera preoccupazioni ben al di là di una mera questione estetica. L’UNC evidenzia come questa trasformazione possa innescare una serie di conseguenze negative: l’aumento della torbidità delle acque, che ne ostacola la balneazione e ne altera la trasparenza, e una modifica profonda del paesaggio litoraneo che disorienta i visitatori e contrasta con l’immagine di un’isola rinomata per la sua bellezza naturale.La durata prolungata dei lavori, ben oltre i termini inizialmente previsti, e l’utilizzo di mezzi meccanici in mare, aggravano ulteriormente la situazione, alimentando il malcontento tra i residenti e i turisti. La delegazione dell’UNC solleva, inoltre, un campanello d’allarme legato alla vulnerabilità dell’intervento: la possibilità concreta che mareggiate o correnti intense disperdano la sabbia, vanificando l’investimento di risorse pubbliche e amplificando i danni ambientali.La richiesta di intervento urgente dell’ARPAC per l’analisi della qualità delle acque e dei materiali impiegati, unitamente alla richiesta di accesso agli atti autorizzativi e tecnici, riflette la volontà di accertare la conformità dell’intervento alle normative vigenti e di garantire la massima trasparenza nei processi decisionali. L’UNC pone l’accento sulla necessità di una valutazione tecnica indipendente, affidata a esperti quali biologi marini e geologi costieri, per determinare l’effettivo impatto ambientale del progetto e suggerire eventuali correttivi.L’azione dell’UNC non si limita alla constatazione di un disagio presente. Si tratta di una difesa proattiva del bene comune, che mira a ristabilire la piena fruibilità della spiaggia e a tutelare l’immagine turistica dell’isola, preparandosi ad agire legalmente qualora vengano rilevate inadempienze o negligenze. Come sottolinea l’avvocato Teodorico Boniello, la spiaggia di Marina Grande è molto più di una cartolina: è un elemento imprescindibile del tessuto sociale e culturale di Capri, un luogo di vita quotidiana che merita protezione e rispetto. La salvaguardia del paesaggio e la garanzia di un ambiente marino pulito e accogliente rappresentano un dovere delle autorità, un investimento nel futuro dell’isola e nella qualità della vita dei suoi abitanti. Il caso di Marina Grande diventa, quindi, un test cruciale per la capacità di conciliare sviluppo e sostenibilità, progresso e conservazione del patrimonio naturale e culturale di Capri.
Capri a rischio: UNC chiede trasparenza sui lavori a Marina Grande
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