Capri, perla del Golfo di Napoli, si fa custode di un’esperienza turistica autentica e rispettosa, con un provvedimento che segna una svolta nell’accoglienza dell’isola. Il sindaco Paolo Falco ha infatti introdotto un’ordinanza volta a limitare le pratiche commerciali intrusive, un’iniziativa che mira a preservare l’atmosfera esclusiva e la vivibilità di Capri, troppo spesso compromesse da un’aggressiva e spesso illegale attività promozionale.L’ordinanza, lungi dall’essere una semplice restrizione, rappresenta un tentativo di riqualificazione del rapporto tra i commercianti, i visitatori e l’ambiente circostante. Vieta espressamente l’approccio diretto ai turisti per la distribuzione di materiale pubblicitario – menù, dépliant, mappe, volantini – un’abitudine fin troppo diffusa che trasforma le passeggiate sull’isola in un percorso ad ostacoli, intaccando il comfort e la serenità dei visitatori. Le conseguenze per i trasgressori sono significative: sanzioni pecuniarie e, in casi ripetuti, la sospensione temporanea dell’attività commerciale.L’iniziativa ha ricevuto il plauso dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha sottolineato come tale provvedimento sia una risposta concreta a un problema strutturale: l’intermediazione selvaggia, le pressioni commerciali e l’occupazione abusiva del suolo pubblico. La Delegazione Isola di Capri dell’UNC esprime un sostegno incondizionato, riconoscendo la necessità di difendere i diritti dei consumatori e di proteggere il patrimonio culturale e paesaggistico dell’isola.Il problema non è meramente estetico o legato al comfort turistico. Si tratta, in realtà, di una questione di legalità, concorrenza leale e rispetto dei diritti dei consumatori. Dietro l’aggressiva attività promozionale spesso si celano soggetti non autorizzati, che operano in totale disprezzo delle normative, alterando la concorrenza e, in alcuni casi, ingannando i visitatori con offerte poco trasparenti. L’Unione Consumatori denuncia una tendenza preoccupante: una crescente diffusione di pratiche commerciali ingannevoli che sfruttano l’ingenuità dei visitatori e deturpano lo spazio pubblico. L’occupazione abusiva di marciapiedi, scalinate, vie pedonali e scorci panoramici per distribuire materiale promozionale rappresenta un’offesa alla legalità, alla bellezza dell’isola e al diritto alla fruizione di un ambiente sereno e accogliente.La tutela dei consumatori, in quest’ottica, si configura come una difesa dell’identità stessa di Capri, un impegno a preservare la sua unicità e la sua “anima”. Non può esserci tutela senza ordine, e l’ordine si fonda sul rispetto delle regole, applicate con rigore e coerenza. L’ordinanza sindacale non è quindi un atto restrittivo, ma un investimento nel futuro di Capri, un segnale forte per affermare un modello di turismo più responsabile e rispettoso.
Capri: Stop all’agguento, tutelata l’esperienza turistica autentica.
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