venerdì 29 Agosto 2025
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Napoli

Cardarelli, un faro di speranza per Gaza.

La facciata monumentale del padiglione centrale dell’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli si è trasformata in un vibrante manifesto di speranza e solidarietà, illuminata dai colori simbolici della pace.

Questo gesto, compiuto in un contesto globale segnato da profonda sofferenza, è un’espressione tangibile di vicinanza agli operatori sanitari che, con straordinario coraggio, operano nella Striscia di Gaza, e un segno di cordoglio per le famiglie delle vittime civili e per il commovente sacrificio dei soccorritori che hanno perso la vita mentre offrivano assistenza medica alla popolazione.
L’iniziativa non si limita a una mera dimostrazione di empatia.

Si tratta di un atto di ribellione silenziosa contro un’escalation di violenza che vede le strutture sanitarie, luoghi di cura e rifugio, trasformate in obiettivi, violando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario e mettendo a repentaglio la vita di medici, infermieri e pazienti.
Il direttore generale, Antonio d’Amore, ha sottolineato come il Cardarelli, in questo momento di crisi, si renda disponibile ad accogliere i feriti più gravi, offrendo procedure chirurgiche specialistiche, una testimonianza concreta dell’impegno a garantire l’accesso alle cure, un diritto inalienabile.
L’illuminazione della facciata rappresenta un appello simbolico, un grido di speranza affinché si giunga ad un immediato cessate il fuoco, per interrompere la spirale di distruzione e permettere l’avvio di un dialogo costruttivo.

L’ospitalità, da sempre cardine dell’identità del Cardarelli, si configura qui come un atto politico, un baluardo contro l’indifferenza e la disumanizzazione.

L’adesione all’iniziativa #digiunogaza, con una manifestazione spontanea e pacifica tenutasi fuori dall’orario di servizio, ha visto la partecipazione di un numero significativo di dipendenti, personale medico e amministrativo, infermieri, tecnici di laboratorio.
Questo gesto di digiuno, un atto di profonda compassione e partecipazione al dolore altrui, sottolinea il profondo turbamento e la preoccupazione condivisa all’interno della comunità ospedaliera.
La loro azione, unanime e silenziosa, è un monito alla responsabilità collettiva e un invito all’azione per promuovere la pace e la giustizia.

L’impegno del Cardarelli va oltre la risposta immediata alla crisi, mirando a promuovere un dialogo aperto e consapevole sulla complessità del conflitto e sulle sue implicazioni umanitarie, reaffirmando il ruolo dell’ospedale non solo come istituzione medica, ma anche come luogo di valori etici e di impegno civico.

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