CARE-CAMP: Un Cruscotto per Potenziare la Rete Oncologica Campana e Ottimizzare le CureL’iniziativa CARE-CAMP, sviluppata dall’Università degli Studi di Napoli Parthenope e finanziata dal PNRR nell’ambito dello spoke 10 del Tuscany Health Ecosystem, rappresenta uno strumento innovativo per la valutazione delle performance della rete oncologica campana.
Questo cruscotto, posto al servizio della sanità territoriale, mira a migliorare la governance del sistema attraverso un sistema di indicatori attentamente selezionati, al fine di guidare interventi mirati e ottimizzare i risultati per i pazienti.
La rete oncologica campana si posiziona già al terzo posto in Italia per organizzazione, procedure ed esiti (dato Agenas 2023), e CARE-CAMP si propone di consolidare e potenziare ulteriormente questo primato.
Il progetto si concentra in particolare sulle province di Avellino, Benevento e sui distretti periferici della provincia di Salerno, aree caratterizzate da bassa densità abitativa e accesso potenzialmente più complesso ai servizi sanitari specialistici.
L’Università degli Studi di Napoli Parthenope, con il supporto di partner scientifici di eccellenza come l’IRCCS Istituto Tumori Fondazione G.
Pascale, guida l’iniziativa, affiancata dal VIMASS Lab, un laboratorio multidisciplinare esperto nello sviluppo di modelli avanzati per la misurazione e il miglioramento delle performance in sanità.
Dati e Performance: Un Quadro Complesso nelle Province CampaneIl cruscotto CARE-CAMP elabora indicatori derivanti dal Piano Nazionale Esiti di Agenas, fornendo un quadro dettagliato delle performance delle strutture sanitarie.
L’analisi dei dati relativi al 2023 rispetto al 2022 rivela tendenze contrastanti.
* Avellino: Si registra un aumento complessivo dei ricoveri, con eccezioni per gli interventi legati al tumore dell’ovaio e della mammella.
Parallelamente, si evidenzia un aumento della mortalità per tumore del colon, delle recidive e delle riammissioni post-operatorie per il tumore della prostata.
* Benevento: Anche qui, i ricoveri complessivi aumentano, con le eccezioni già riscontrate ad Avellino.
La mortalità per tumore del colon segue lo stesso andamento, mentre si registra un aumento dei nuovi interventi chirurgici per tumore della mammella.
* Salerno: Nelle aree periferiche del territorio salernitano, si riscontra un aumento dei ricoveri per tutti i Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) e, di conseguenza, per tutti i percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA).
Si osserva un aumento della mortalità per tumore al polmone, soprattutto tra le donne, mentre la mortalità legata a lesioni al colon rimane stabile.
In controtendenza, diminuiscono i nuovi interventi alla mammella e le riammissioni per il tumore della prostata.
Tempi di Cura e Integrazione Territoriale: Le Sfide da AffrontareL’analisi dei tempi che precedono la presa in carico dei pazienti (dal momento della diagnosi alla prima visita del GOM) evidenzia un’area di miglioramento.
Nel periodo giugno 2022 – maggio 2023, il rispetto dei tempi fissati si attestava al 63%, scendendo al 58% nel periodo successivo (giugno 2023 – maggio 2024).
Questo dato, ben al di sotto della soglia di riferimento dell’80%, segnala difficoltà nell’accesso alle cure.
Un dato ancora più preoccupante riguarda i tempi tra la visita del GOM e la decisione terapeutica, che dovrebbero non superare i 28 giorni.
Nel primo periodo considerato, questo limite veniva rispettato nel 92% dei casi, scendendo bruscamente al 38% nel secondo, indicando un notevole disallineamento rispetto agli standard di riferimento.
Questa situazione potrebbe essere correlata a difficoltà nella gestione delle risorse e alla frammentazione dei servizi, acuite dal periodo pandemico.
Un elemento chiave per l’efficacia della rete oncologica è l’integrazione tra la medicina territoriale e la struttura specialistica.
Sebbene circa 500 medici di medicina generale abbiano aderito alla rete, il collegamento con la piattaforma informatica ROC necessita di essere potenziato per facilitare l’invio dei pazienti e garantire una presa in carico precoce.
Un Cruscotto per la Trasparenza e il Miglioramento ContinuoIl cruscotto CARE-CAMP non si limita a raccogliere e analizzare dati: li organizza in maniera strutturata, offrendo una visione multidimensionale del percorso di cura e riflettendo diversi aspetti del sistema sanitario.
Gli indicatori sono suddivisi in tre aree principali:1.
Qualità e Appropriatezza del Percorso Oncologico: Misura l’efficienza e l’efficacia del lavoro dei GOM, valutando il coinvolgimento di figure di supporto, i tempi di attesa, la coerenza con le buone pratiche cliniche e il rispetto dei PDTA.
2.
Impiego e Razionalizzazione delle Risorse: Valuta l’efficienza interna delle strutture, individuando sprechi e duplicazioni negli esami diagnostici.
3.
Integrazione tra Medicina Territoriale e Rete Oncologica: Monitora il coinvolgimento dei medici di medicina generale e l’utilizzo della piattaforma informatica ROC.
I risultati del cruscotto CARE-CAMP sono destinati a essere restituiti non solo alla comunità scientifica e agli amministratori, ma anche alle strutture sanitarie, ai medici di base e ai pazienti, promuovendo trasparenza e partecipazione attiva.
L’obiettivo finale è quello di costruire un sistema oncologico territoriale più coeso, reattivo e centrato sul paziente, indicando percorsi di miglioramento realistici e condivisi.







