Casa Comune: Un’oasi di autonomia e inclusione per giovani con disabilità a NapoliNapoli si distingue per un’iniziativa pionieristica: Casa Comune, un co-housing dedicato a giovani e bambini con disabilità cognitiva. Questo progetto, inaugurato il 27 maggio, rappresenta un punto di svolta nell’offerta di servizi e opportunità per un segmento di popolazione spesso marginalizzato, fornendo loro un ambiente sicuro, stimolante e orientato all’autonomia.L’idea nasce dalla sinergia tra FoQus, Fondazione Quartieri Spagnoli, Comune di Napoli, Guber Banca, Enel Cuore e Fondazione Etica, con il supporto del Consorzio Co.Re e dell’Associazione AQS. Questa partnership strategica mira a offrire ai ragazzi, affetti da sindrome dello spettro autistico, sindrome di Down e altri disturbi cognitivi, un percorso di crescita personale e professionale, integrando le competenze già sviluppate dal Centro Argo, realtà anch’essa promossa da FoQus.Casa Comune si articola in due sedi: una all’interno della Fondazione, a Montecalvario, e una a Via del Formale, in un immobile confiscato alla criminalità organizzata. Quest’ultima, completamente ristrutturata grazie al sostegno innovativo di Guber Banca, attraverso un conto deposito vincolato dedicato all’impatto sociale, offre 200 metri quadrati suddivisi su due piani e una terrazza.Il progetto non si limita all’aspetto abitativo. Prevede attività professionalizzanti, come la produzione di cioccolato e la gestione di un bed e breakfast estivo, offrendo ai ragazzi un’esperienza lavorativa reale e valorizzante. L’alternanza dei ragazzi, in gruppi di 16, prevede un’iniziale permanenza dal lunedì al giovedì, con il fine settimana dedicato all’ospitalità per turisti interessati a scoprire le realtà sociali e storiche di Napoli.L’iniziativa testimonia un impegno concreto da parte delle istituzioni e del settore privato. Il Comune ha destinato un bene confiscato alla criminalità alla realizzazione del co-housing, mentre Enel Cuore si è occupata dell’arredamento degli spazi. Guber Banca ha investito nella ristrutturazione dell’immobile confiscato, dimostrando un modello di business orientato all’impatto sociale.”Questo progetto,” ha affermato l’assessore al Welfare Luca Trapanese, “non solo offre assistenza a persone vulnerabili, ma attribuisce loro dignità e rispetto, facilitandone l’inserimento lavorativo.” Antonio De Iesu, assessore alla Legalità, ha sottolineato l’importanza di restituire alla collettività beni confiscati alla criminalità, dedicandoli a iniziative sociali.L’inaugurazione di Casa Comune rappresenta un successo per l’intera comunità, un esempio di come la collaborazione tra istituzioni, imprese e organizzazioni del terzo settore possa generare opportunità concrete di crescita e inclusione sociale. Si tratta di un percorso di rigenerazione civile e sociale, che offre a questi giovani un futuro più luminoso e la possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale. Casa Comune non è solo un luogo fisico, ma un simbolo di speranza e di cambiamento per Napoli e per l’intero Paese, un modello da replicare in altre realtà territoriali.
Casa Comune: Un’oasi di inclusione per giovani con disabilità a Napoli
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