Un’articolata operazione, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, si è concretizzata nell’esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali a carico di nove individui.
Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Napoli su sollecitazione della Direzione Distrettuale Antimafia, getta luce su una complessa rete criminale intricata nel tessuto economico-finanziario della regione.
Le accuse che pendono a carico degli indagati sono di gravità eccezionale: associazione a delinquere finalizzata a reati contro l’amministrazione finanziaria e l’economia, esercizio illegale di attività di gioco e scommesse, e sofisticati meccanismi di trasferimento fraudolento di risorse finanziarie.
Elemento distintivo e particolarmente incriminatorio è l’aggravante del metodo mafioso, che evidenzia il coinvolgimento, o la finalità agevolativa, del clan dei Casalesi, una delle più potenti e radicate organizzazioni criminali italiane.
L’indagine, protrattasi nel tempo e caratterizzata da una complessa attività di acquisizione di prove, ha permesso di ricostruire una struttura criminosa in grado di sfruttare le attività di gioco e scommesse illegali per riciclare capitali di provenienza illecita e consolidare il potere economico del clan.
Si tratta di una strategia volta a eludere i controlli, evadere le imposte e ampliare la capacità di reinvestimento dell’organizzazione, alimentando un circolo vizioso di illegalità che mina la stabilità del sistema economico e danneggia la collettività.
Le attività di riciclaggio, presumibilmente orchestrate attraverso le attività di gioco illegali, non si limitano al mero occultamento dell’origine illecita dei capitali, ma si integrano in un più ampio disegno di infiltrazione nel tessuto economico-finanziario, con possibili ripercussioni su settori come l’edilizia, la sanità e gli appalti pubblici.
L’utilizzo del metodo mafioso, inoltre, implica la presenza di minacce, intimidazioni e violenze, perpetrate per garantire l’impunità dei responsabili e mantenere il controllo del territorio.
La Direzione Distrettuale Antimafia ha ritenuto necessario disporre l’applicazione di misure cautelari personali, in considerazione della gravità dei reati contestati, della pericolosità dei soggetti coinvolti e del rischio di inquinamento probatorio.
L’operazione in corso rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata, dimostrando l’impegno costante delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto alle attività illecite e nella tutela della legalità.
Ulteriori dettagli in merito all’operazione e alle modalità operative del clan dei Casalesi saranno forniti nel corso di una conferenza stampa, che si terrà alle ore 10.
30 presso la Procura della Repubblica di Napoli.
L’evento sarà occasione per illustrare gli esiti dell’indagine e fornire chiarimenti alla stampa e all’opinione pubblica.