Il Comune di Casamarciano, in provincia di Napoli, compie un gesto simbolico e carico di significato, intitolando una via ai bambini di Gaza.
La decisione, formalizzata con una delibera del Sindaco Clemente Primiano e sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale, si inserisce in un contesto più ampio di solidarietà e sostegno alla popolazione palestinese, un eco di iniziative simili che si diffondono in diverse comunità italiane.
La strada, attualmente denominata Via Trivio, situata nella località 40 Moggi, assumerà il nome di “Via dei Bambini di Gaza”, divenendo un monito costante e un invito alla riflessione.
L’area interessata non sarà solo teatro di questa intitolazione, ma vedrà anche la realizzazione di una Casa di Comunità, una struttura fondamentale per l’assistenza sanitaria della popolazione dell’intera area nolana.
Questo complesso, già autorizzato, sorgerà su un terreno restituito alla collettività, precedentemente adibito ad attività illecite e confiscato alla criminalità organizzata, simboleggiando una rinascita e una riconquista di spazi per la cura e il benessere sociale.
“Via dei Bambini di Gaza” trascende la semplice denominazione di una via; si configura come una chiamata urgente alla coscienza civile, un’affermazione che la costruzione della pace è un processo che deve radicarsi nel tessuto quotidiano delle nostre comunità.
È un atto di vicinanza a chi soffre, un riconoscimento del diritto inalienabile dei bambini a un futuro dignitoso e sereno, un dovere morale per istituzioni e cittadini.
L’intitolazione rappresenta, inoltre, un atto commemorativo di tragedie inaccettabili, un impegno a vigilare affinché simili atrocità non si ripetano, non solo a Gaza, ma ovunque nel mondo, dove l’innocenza è calpestata dalla violenza.
Il Sindaco Primiano sottolinea che la pace non è un privilegio di pochi, ma un diritto universale, un bene comune che non può essere oggetto di dispute ideologiche o strumentalizzazioni politiche.
Il vero sentimento di ripudio della violenza non può essere oggetto di competizione o divisione, ma deve unirci in un’unica voce, forte e determinata, a favore di un futuro di giustizia, equità e perdono.
L’iniziativa di Casamarciano si pone, dunque, come un faro di speranza e un appello alla responsabilità condivisa, un contributo, per quanto modesto, alla costruzione di un mondo più giusto e pacifico per tutti i bambini del pianeta.