sabato 11 Ottobre 2025
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Cocaina in Ospedale: Shock a Salerno, Indagini in corso

Un’inquietante scoperta ha scosso l’Azienda Ospedaliera Ruggi di Salerno, portando alla luce un’inattesa infiltrazione di attività illecite all’interno di un’istituzione dedita alla cura e al benessere della comunità.

Otto involucri contenenti cocaina, abilmente occultati all’interno di una vecchia videocassetta VHS, sono stati rinvenuti in un ambulatorio, un fatto che solleva interrogativi profondi sulla sicurezza e l’integrità di un luogo simbolo della sanità pubblica.
La scoperta è merito di un operatore socio-sanitario, il cui acume e senso civico hanno immediatamente innescato una reazione tempestiva.

L’individuazione dei pacchetti sospetti ha generato l’immediata segnalazione al servizio di sorveglianza interno, che ha attivato il protocollo di sicurezza, coinvolgendo le forze dell’ordine e il personale scientifico.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, che hanno avviato le indagini e raccolto prove, affiancati dai tecnici della scientifica, incaricati di effettuare rilievi e accertamenti per identificare con precisione la sostanza rinvenuta e raccogliere eventuali tracce utili alle indagini.

Sono stati prelevati campioni per analisi di laboratorio, allo scopo di determinare la quantità e la purezza della droga.

Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, Ciro Verdoliva, ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’accaduto, sottolineando l’impegno della struttura a collaborare pienamente con le autorità inquirenti.

La sua linea guida è chiara: “tolleranza zero” verso qualsiasi forma di illegalità, un principio cardine che riflette la volontà dell’Azienda di preservare la propria integrità e di garantire un ambiente sicuro per pazienti, personale e cittadini.
L’episodio, al di là della gravità intrinseca, pone l’accento su una problematica più ampia: la potenziale vulnerabilità delle strutture sanitarie, luoghi spesso percepiti come zone sicure e controllate, ma che possono diventare terreno fertile per attività criminali.

La scoperta solleva interrogativi sulla gestione degli accessi, sulla sorveglianza interna e sulla possibilità di infiltrazioni da parte di soggetti esterni.

L’Azienda ha immediatamente avviato un’indagine interna per accertare le dinamiche che hanno portato alla scoperta, identificare eventuali responsabilità e rafforzare le misure di sicurezza.
L’obiettivo è fare piena luce sui fatti, ricostruire la catena di eventi che ha permesso l’occultamento della droga e adottare contromisure adeguate per prevenire il ripetersi di episodi simili.
Verdoliva ha ribadito che episodi di questa natura non riflettono la realtà quotidiana dell’ospedale, né l’impegno e la dedizione del personale medico e sanitario, che continuano a operare con serietà e professionalità al servizio della salute pubblica.
Tuttavia, l’accaduto rappresenta una sfida importante per l’Azienda, che è chiamata a rafforzare la propria capacità di prevenzione e di risposta a tentativi di infiltrazione criminale, preservando al contempo la fiducia della comunità.

La trasparenza e la responsabilità saranno i pilastri su cui si fonda la ricostruzione dell’immagine dell’ospedale e il rafforzamento della sua missione di cura.

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