La crisi di personale sanitario in Campania, emersa da un’indagine congiunta degli Ordini professionali di radiologia medica, riabilitazione e prevenzione, coinvolgendo oltre 16.000 professionisti, rivela una profonda frattura tra domanda di servizi e offerta formativa e assistenziale sul territorio regionale. La carenza, cronica e accentuata negli ultimi anni, non si limita al settore pubblico, ma si estende anche alle strutture private e accreditate, mettendo a rischio la continuità e la qualità delle cure.Particolarmente critico è il deficit di specialisti in aree cruciali come la Logopedia, la Terapia Occupazionale e la Neuro-Psicomotricità dell’età evolutiva. Queste discipline, fondamentali per lo sviluppo armonioso di bambini e adolescenti, si trovano a fronteggiare liste d’attesa estenuanti, con impatti negativi sullo sviluppo comunicativo, cognitivo e relazionale dei pazienti. L’impossibilità di accedere tempestivamente a trattamenti specializzati può compromettere irreversibilmente il percorso di crescita di molti giovani.Tuttavia, il quadro è allarmante anche per quanto riguarda le professioni sanitarie tecniche, quali i Tecnici di Radiologia e i Tecnici di Laboratorio Biomedico, pilastri imprescindibili per il corretto funzionamento delle tecnologie diagnostiche e di supporto alla terapia, e per le attività di prevenzione. L’assenza di percorsi universitari dedicati a figure professionali essenziali come i Podologi e gli Educatori Professionali Sociosanitari aggrava ulteriormente la situazione, lasciando scoperti importanti ambiti di assistenza.La necessità di un intervento urgente è sottolineata dalla distanza temporale, fino a 18 mesi, che intercorre tra la richiesta di un trattamento riabilitativo o specialistico e l’effettiva erogazione del servizio. Questa dilazione, inaccettabile per la salute dei cittadini, evidenzia un disallineamento strutturale tra le esigenze del territorio e la capacità del sistema sanitario regionale di rispondere.Per contrastare questa emergenza, è imperativo un piano di sviluppo formativo ambizioso, che preveda l’attivazione di nuovi corsi di laurea nelle professioni sanitarie presso le università campane, in particolare a Napoli (Vanvitelli e Federico II) e Salerno. Un investimento mirato alla creazione di nuove figure professionali è la chiave per colmare il divario e garantire una risposta efficace alle richieste di cura e riabilitazione.Parallelamente, la Regione Campania sta dimostrando una forte volontà di innovazione, investendo nello sviluppo della telemedicina, della teleradiologia e della teleriabilitazione. Strumenti digitali avanzati, potenzialmente in grado di superare le barriere geografiche e migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari, soprattutto nelle aree interne e marginali. Tuttavia, il pieno sfruttamento di queste tecnologie dipende in modo critico dalla preparazione e dall’aggiornamento continuo dei professionisti sanitari. Solo personale qualificato e costantemente aggiornato può utilizzare efficacemente questi strumenti, traducendoli in benefici tangibili per i pazienti e per l’intero sistema sanitario.La visione strategica del Presidente Vincenzo De Luca, che ha promosso attivamente lo sviluppo della telemedicina e dell’innovazione digitale attraverso la piattaforma Sinfonia, rappresenta un modello di eccellenza a livello nazionale. Il futuro della sanità campana è legato a un approccio integrato, che coniughi l’innovazione tecnologica, la competenza professionale e l’efficienza organizzativa, garantendo una sanità più equa, accessibile e all’avanguardia. L’investimento strutturale nella formazione del personale sanitario rappresenta il prossimo passo cruciale per consolidare questo percorso e costruire un sistema sanitario capace di rispondere alle sfide del futuro, mettendo sempre al centro il benessere e la salute dei cittadini.
Crisi Sanitaria in Campania: Allarme Carenza e Urgente Piano Formazione
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