L’intervento di trasformazione della storica linea ferroviaria Cumana, nel tratto compreso tra Dazio e Gerolomini, procede con rigore metodologico, rispettando le tempistiche programmate e delineando una nuova visione per l’area. L’Ente Autonomo Volturno (EAV) fornisce aggiornamenti costanti sull’operazione complessa che mira non solo allo smantellamento della vecchia infrastruttura, ma a una sua profonda riqualificazione ambientale e funzionale.L’azione attuale si concentra sulla rimozione progressiva degli elementi che costituiscono il passato della linea: un processo delicato che richiede competenze specialistiche e un’attenta pianificazione. Come esempio emblematico, la demolizione del primo pilastro del sottopasso di Via Umberto I segna l’inizio di una fase cruciale, preludio alla completa eliminazione di ostacoli fisici che hanno caratterizzato il paesaggio per decenni.La rimozione dei pilastri di sostegno, un’operazione che richiederà giorni di lavoro intenso, è solo un tassello di un progetto molto più ampio. Nei prossimi giorni, l’attenzione si concentrerà sui sottopassi di Via Barletta e Via Fatale, aree strategiche che richiedono soluzioni innovative per garantire la continuità del traffico veicolare e pedonale durante la fase di demolizione e ricostruzione.L’intervento sull’infrastruttura Cumana rappresenta un’opportunità unica per rimodellare l’identità territoriale e migliorare la qualità della vita delle comunità locali. La riqualificazione non si limita alla mera sostituzione di vecchie strutture con nuove, ma implica una riprogettazione complessiva degli spazi, con l’obiettivo di creare aree verdi fruibili, percorsi ciclopedonali sicuri e connessioni più efficienti con il tessuto urbano circostante.L’EAV sottolinea che il progetto è concepito per minimizzare l’impatto sui residenti, attraverso un attento monitoraggio delle vibrazioni, la gestione del rumore e la pianificazione di percorsi alternativi. L’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave: si utilizzano tecniche di demolizione selettiva per recuperare materiali riutilizzabili, si impiegano sistemi di monitoraggio ambientale per valutare l’efficacia delle misure di mitigazione e si adotta una progettazione BIM (Building Information Modeling) per ottimizzare i processi costruttivi e prevenire errori.Oltre all’aspetto infrastrutturale, il progetto mira a promuovere la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della zona, integrando elementi di recupero e riuso in un contesto di sviluppo sostenibile. Si prevede, infatti, la creazione di percorsi tematici che raccontino la storia della linea Cumana e del suo impatto sul territorio, offrendo nuove opportunità di turismo e di fruizione culturale. La trasformazione della Cumana, quindi, non è solo un intervento di modernizzazione ferroviaria, ma un’occasione per ridisegnare il futuro di un’area ricca di storia e di potenziale.
Cumana: Riqualificazione Ferroviaria, Nuova Vita per il Territorio
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