Daniele Ratti: “Due cuori e una capanna” – Un Viaggio Intimo tra Architetture e Affetti alle Gallerie d’Italia – NapoliAlle Gallerie d’Italia – Napoli, Intesa Sanpaolo presenta “Due cuori e una capanna”, un progetto fotografico di Daniele Ratti curato da Benedetta Donato, in mostra fino al 14 settembre. L’esibizione, un’indagine poetica e suggestiva, si propone di sondare l’intricato rapporto tra spazio architettonico e vita emotiva, tra dimore straordinarie e le storie d’amore che le hanno abitate, plasmandole e, a loro volta, venendo plasmate.Attraverso una raccolta di 42 fotografie, Ratti ci guida in un percorso che trascende la mera documentazione architettonica, evolvendo in un’esplorazione dell’abitare come atto intimo e performativo. Non si tratta solo di case, ma di luoghi intrisi di memoria, teatro di relazioni profonde, resi tangibili attraverso l’obiettivo dell’autore. Il titolo, “Due cuori e una capanna”, evoca quell’universalità dell’armonia relazionale, un rifugio emotivo che si manifesta in spazi condivisi, indipendentemente dalla loro forma o grandezza.La ricerca di Ratti affonda le sue radici nell’architettura, disciplina che ha profondamente informato il suo sguardo. La capanna, archetipo primordiale dell’abitazione, rifugio dalle intemperie e simbolo di un bisogno ancestrale di protezione, diventa il punto di partenza concettuale. Questa figura arcaica, poi, si trasforma in un’eco ricorrente nelle architetture moderne, un richiamo a un ideale di semplicità e funzionalità che permea il progetto abitativo. L’esposizione, nata nel 2020 e conclusasi nel 2024, ha portato l’autore a documentare dimore uniche, spesso frutto di visioni architettoniche audaci, e le coppie che le hanno scelte come loro dimora, diventando parte integrante della loro storia.Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, sottolinea come le Gallerie d’Italia a Napoli rappresentino un esempio virtuoso di istituzione culturale dinamica e accessibile. L’impegno nella promozione della fotografia, proseguito con questo progetto di Ratti, testimonia la volontà di offrire al pubblico un percorso espositivo ricco di spunti di riflessione e stimoli creativi.Il percorso espositivo si apre con due immagini iconiche: Le Cabanon, il rifugio progettato da Le Corbusier per sua moglie, un simbolo di essenzialità e complicità, e la Villa E-1027 di Eileen Gray, un’opera che incarna un amore codificato persino nel suo nome. Queste prime immagini suggeriscono una riflessione più ampia sulla relazione tra l’architettura, l’amore e l’identità.La mostra non si limita a esporre dimore di architetti celebri. Introduce anche figure intellettuali come José Saramago, Mimmo Jodice e Michelangelo Antonioni, quest’ultimo legato alla realizzazione della Cupola in Sardegna, una scultura abitabile che dialoga con il paesaggio gallurese e che testimonia il legame tra arte, architettura e vita sentimentale.Attraverso le immagini e i testi tratti dagli appunti dell’autore, il pubblico è invitato a scoprire storie inedite, dettagli rivelatori e tracce di memoria che si celano dietro le facciate delle dimore presentate. La mostra si configura, dunque, come un viaggio introspettivo che esplora l’abitare come gesto d’amore, e l’architettura come custode della memoria affettiva, resa visibile grazie allo sguardo sensibile e indagatore di Daniele Ratti. Le Gallerie d’Italia, insieme alle sedi di Milano, Torino e Vicenza, costituiscono un progetto museale di Intesa Sanpaolo guidato da Michele Coppola, che ne consolida il ruolo di polo culturale di rilevanza nazionale.
Daniele Ratti: Due Cuori e una Capanna – Architetture e Affetti a Napoli
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