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giovedì 20 Novembre 2025

De Laurentiis e Napoli sotto accusa: il processo per irregolarità contabili

L’udienza preliminare di Roma ha concluso la sua istruttoria, rinviando a giudizio Aurelio De Laurentiis, figura apicale del Napoli, insieme al suo stretto collaboratore Andrea Chiavelli e la stessa società calcistica partenopea, per presunte irregolarità contabili riguardanti gli esercizi finanziari 2019, 2020 e 2021.
L’inchiesta, che getta un’ombra sulla gestione finanziaria di una delle società calcistiche più prestigiose d’Italia, verte su operazioni di plusvalenze considerate potenzialmente artificiose.
Al cuore del procedimento si collocano due trasferimenti particolarmente rilevanti: la cessione del difensore greco Kostas Manolas alla Roma nell’estate del 2019 e l’acquisizione dell’attaccante nigeriano Victor Osimhen dal Lille, club francese, nell’anno successivo.

Queste operazioni, secondo l’accusa, avrebbero subito una manipolazione dei valori di mercato, al fine di gonfiare i profitti dichiarati dalla società.

Il presunto meccanismo contabile, se confermato in sede giudiziaria, avrebbe permesso al Napoli di presentare bilanci più floridi, ottimizzando così la gestione finanziaria e potenzialmente migliorando la percezione della società agli occhi di investitori, sponsor e organismi di controllo come la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e l’Autorità di Vigilanza sulle Assicurazioni, Fondi Pensione e Intermediari Finanziari (CONSOB).
La questione sollevata non è meramente un dettaglio tecnico-contabile, ma tocca aspetti cruciali del diritto sportivo e finanziario.

Le plusvalenze, nel calcio, rappresentano una fonte primaria di reddito per le società, consentendo reinvestimenti in giocatori, infrastrutture e personale.
La loro corretta contabilizzazione è fondamentale per garantire la trasparenza e l’equità del sistema competitivo.
Alterare artificialmente tali valori, come ipotizzato dall’accusa, potrebbe compromettere l’integrità del campionato e ledere i diritti di altre squadre.

Il processo si preannuncia complesso, con la difesa che avrà il compito di dimostrare la correttezza delle operazioni contestate e la legittimità delle valutazioni di mercato applicate.
Sarà necessario esaminare attentamente la documentazione relativa ai trasferimenti, le perizie di mercato e le testimonianze dei soggetti coinvolti.

L’esito del giudizio avrà ripercussioni non solo sul futuro di Aurelio De Laurentiis e Andrea Chiavelli, ma anche sulla reputazione del Napoli e, più in generale, sul sistema del calcio italiano, chiamando in discussione il delicato equilibrio tra performance sportiva e gestione finanziaria.
L’inchiesta, pertanto, rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare i controlli e di garantire la massima trasparenza nelle operazioni finanziarie del mondo del calcio, un settore sempre più esposto a pressioni economiche e speculazioni di mercato.

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