L’affermazione del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, pronunciata durante un evento a Santa Maria la Fossa, solleva una questione complessa e delicata che trascende la semplice denuncia di presunte dinamiche sociali negative. Piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sulla presenza di “cattive compagnie” e “portasecce” a Roma, il commento rivela una preoccupazione più ampia riguardante l’etica, la responsabilità politica e la priorità da attribuire al bene comune.Il termine “cattive compagnie”, pur nella sua apparente semplicità, può essere interpretato come una metafora che incarna un’ampia gamma di comportamenti e influenze potenzialmente dannose. Non si tratta solo di associazioni devianti, ma anche di individui o gruppi che, guidati da interessi personali o ideologici distorti, possono esercitare un’influenza negativa sullo sviluppo economico, sociale e politico di una comunità. Questi attori, spesso celati dietro facciate di rispettabilità, possono erodere la fiducia nelle istituzioni, compromettere la trasparenza e ostacolare la realizzazione di progetti a beneficio della collettività.La dichiarazione di De Luca, quindi, non è un attacco gratuito, ma un monito a discernere con attenzione, a privilegiare la prudenza e a privilegiare le relazioni e le collaborazioni basate su principi etici solidi. La scelta di “andare sempre con le buone compagnie” non è un mero atto di preferenza, ma un imperativo morale per chi ricopre una carica pubblica. Significa anteporre il benessere dei cittadini e la prosperità del territorio a logiche di partito o a considerazioni di opportunità personale.L’enfasi posta dal Presidente sul contrasto tra bandiere di partito e interessi della comunità suggerisce una critica implicita a pratiche politiche che antepongono le dinamiche interne ai partiti al bene pubblico. La scelta esplicita di “scegliere i cittadini e il territorio” è un atto di rottura con un modello di governance in cui gli interessi di gruppo e le ambizioni personali possono offuscare la visione di una politica al servizio della collettività.Questa posizione, seppur controversa, riflette una crescente esigenza di rinnovamento nella classe politica, una richiesta di maggiore trasparenza e responsabilità nei confronti dei cittadini. La denuncia di presunte dinamiche negative a Roma, pur non essendo un’analisi sistematica, funge da campanello d’allarme, invitando a una riflessione più ampia sulla qualità delle relazioni istituzionali e sulla necessità di un impegno politico disinteressato, volto a costruire un futuro più equo e prospero per tutti. In definitiva, il Presidente De Luca, attraverso le sue parole, richiama a un’etica di responsabilità che permei ogni livello dell’azione politica, ponendo al centro il bene comune e la tutela del territorio.
De Luca contro le cattive compagnie: un monito politico.
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