“Sono pronto a confrontarmi con chiunque, ma a una sola condizione: l’assenza di argomentazioni prive di fondamento.
” Questa affermazione, pronunciata dal Presidente della Regione Campania a margine di un evento in provincia di Avellino, sottolinea un atteggiamento pragmatico e una precisa aspettativa in vista di potenziali incontri con Roberto Fico, candidato della coalizione di centrosinistra.
La risposta non è un semplice rifiuto, ma un’esplicita richiesta di serietà e di un dibattito costruttivo, un segnale forte in un panorama politico spesso caratterizzato da dinamiche superficiali e promesse non mantenute.
Il Presidente De Luca, in sostanza, non intende partecipare a incontri formali privi di contenuti, a discussioni che non mirino a soluzioni concrete.
Il cuore del messaggio risiede nella necessità impellente di un programma condiviso.
De Luca ribadisce con fermezza che la selezione del candidato, svincolata da una chiara visione politica e da obiettivi programmatici definiti, rappresenta un errore strategico.
In un’epoca in cui la fiducia dei cittadini è profondamente erosa, l’offerta di un progetto solido e credibile diventa il fattore determinante per la riconquista del consenso.
La regione Campania, sotto la sua guida, ha perseguito politiche innovative e all’avanguardia, generando risultati tangibili per la collettività.
Il Presidente auspica che questo percorso possa essere proseguito, ma solo attraverso l’elaborazione di un programma ambizioso e condiviso, capace di costruire sul solido patrimonio di esperienze positive.
A titolo di esempio, De Luca rievoca i dati elettorali del quinquennio precedente, evidenziando una netta predominanza del suo orientamento politico: un dato che, pur indicando un solido consenso, non deve essere interpretato come un diritto all’immunità.
Il rinnovamento è un imperativo ineludibile, ma deve partire da coloro che hanno ottenuto, in passato, un supporto elettorale limitato, invitandoli a dimostrare una maggiore capacità di proposta e di visione.
In altre parole, la responsabilità del cambiamento incombe primariamente su coloro che, fino ad oggi, hanno avuto un ruolo meno significativo nel processo decisionale regionale.
La sfida, dunque, è aprire un dialogo costruttivo, superando le divisioni e concentrando gli sforzi verso un futuro prospero per la Campania.