Un’esperienza artistica che trascende i confini dell’aula accademica per irrompere in un palcoscenico intriso di storia: è “Di Giacomo in the mood”, il concerto che segna il culmine del percorso specialistico in Canto di Raffaello Converso.
Lunedì 21 luglio, alle ore 18:00, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli si configura come scenario privilegiato per una performance che celebra la ricca eredità musicale e poetica della tradizione partenopea.
Il progetto, frutto di una sinergia profonda e prolungata tra Raffaello Converso e il maestro Roberto De Simone – architetto delle elaborazioni orchestrali e delle riletture musicali – si propone di illuminare, con inediti bagliori interpretativi, la lirica di Salvatore Di Giacomo, un cantore dell’anima napoletana, e le composizioni immortali di autori come Francesco Costa, Salvatore De Leva e Paolo Tosti.
Non si tratta di una semplice esecuzione, ma di una vera e propria *re-immaginazione* del patrimonio, un dialogo tra epoche e sensibilità, dove l’eredità classica si fonde con un approccio contemporaneo, teatrale e profondamente sentito.
La direzione artistica dell’ensemble orchestrale è affidata a Luigi Grima, che contribuirà a plasmare l’atmosfera emotiva e a valorizzare la complessità delle partiture.
La scelta di Grima sottolinea l’ambizione del progetto: non solo una performance di canto, ma un’esperienza musicale complessa e stratificata.
“Di Giacomo in the mood” è un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Canto del Conservatorio San Pietro a Majella, guidato dal compositore Gaetano Panariello.
Il progetto incarna un modello di eccellenza, un ponte tra la rigorosa formazione accademica e la produzione artistica di alto livello, dimostrando come la ricerca musicale possa generare fruizione culturale e creare un nuovo spazio di incontro tra studenti, docenti e pubblico.
È un esempio emblematico di come la passione per la musica, radicata nella tradizione, possa alimentare un percorso di crescita intellettuale e artistica, offrendo al contempo un omaggio vibrante a uno dei capitoli più significativi della storia musicale napoletana e, più in generale, italiana.
Il concerto non è quindi un semplice evento di chiusura, ma l’apertura di un nuovo capitolo per Raffaello Converso e un’occasione per il Conservatorio di San Pietro a Majella di affermarsi come centro propulsore di nuove energie artistiche e di ricerca musicale.