giovedì 14 Agosto 2025
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Napoli

Emergenza al Cardarelli: Pronto Soccorso al collasso, appello alla responsabilità.

L’emergenza continua a gravare sul sistema sanitario napoletano, con il Pronto Soccorso del Cardarelli che si trova a fronteggiare una pressione insostenibile, culminata in una giornata record di 258 accessi in sole 24 ore – un dato che evidenzia la criticità strutturale del servizio e la necessità urgente di un cambio di paradigma nell’accesso alle cure.
A lanciare l’appello alla responsabilità civica è Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ospedale e figura di spicco nella Federazione Italiana Aziende Sanitarie ed Ospedaliere (Fiaso), che sottolinea come questa situazione non sia un fenomeno isolato.

Il Cardarelli, storicamente riconosciuto come polo di riferimento per l’emergenza sanitaria nel Mezzogiorno, si trova a operare in una condizione di sovraccarico costante.
Questo non è imputabile solo alla sua centralità geografica, ma anche alla difficoltà che molti pazienti incontrano nel trovare risposte alternative: impossibilità di contattare il proprio medico di famiglia, l’assenza di riscontri dalla continuità assistenziale o la mancanza di disponibilità di strutture specialistiche dedicate.

La concomitanza con festività come Ferragosto amplifica il problema, esacerbando la pressione su un sistema già fragile.

Dietro i numeri – 75 ricoveri in un singolo giorno, 51 pazienti in pericolo di vita – si celano storie di persone che, pur presentando condizioni non immediatamente gravi (15 codici bianchi e 123 codici verdi), necessitano comunque di assistenza.
Il principio di non rifiutare nessuno, intrinseco alla deontologia medica, si scontra con la realtà di un servizio al collasso, dove ogni accesso, anche per problematiche marginali, sottrae risorse a chi ne ha realmente bisogno.

Questa situazione non è esclusiva del Cardarelli; ospedali di Roma, Milano, Torino, Bari e altre città italiane si trovano ad affrontare sfide analoghe.

La disponibilità e la competenza del personale medico e infermieristico – medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici – rappresentano un pilastro fondamentale, un atto di dedizione e professionalità che spesso si traduce in rinunce personali e turni di lavoro estenuanti.
La loro presenza garantisce un servizio essenziale, ma non può essere data per scontata.

Il direttore generale d’Amore non si limita a esprimere gratitudine verso il personale sanitario, ma pone l’accento sulla necessità di un cambiamento radicale.
È imperativo interrompere questa spirale di sovraffollamento che trasforma i Pronto Soccorso nelle uniche porte d’accesso alle cure, indipendentemente dalla gravità della condizione.
L’obiettivo è duplice: assicurare un’assistenza di qualità per tutti i cittadini e onorare il sacrificio e la dedizione di coloro che operano in prima linea.

L’appello che viene lanciato è chiaro: in questa giornata di festa, e in ogni altra circostanza, è fondamentale che i cittadini utilizzino il Pronto Soccorso del Cardarelli solo in caso di emergenza reale, lasciando spazio a chi si trova in pericolo di vita.
Solo attraverso una maggiore consapevolezza e un uso responsabile del servizio sarà possibile alleggerire il carico sul sistema sanitario e garantire un’assistenza più equa ed efficiente per tutti.

Si tratta di un dovere civico, un atto di rispetto verso chi lavora per la salute della comunità.

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