venerdì 5 Settembre 2025
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Emergenza idrica in Irpinia: i comuni chiedono aiuto al Governo

La crescente e prolungata emergenza idrica che affligge la provincia di Avellino, una sfida ormai cronica per i suoi 118 comuni, ha generato un’azione coordinata volta a sollecitare un intervento governativo di portata nazionale.
L’iniziativa, promossa dal sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, si traduce in una delibera comunale destinate a unire le voci di tutti i territori interessati, configurando una richiesta formale e unitaria al Governo per la dichiarazione di emergenza nazionale.

L’urgenza della questione trascende la mera carenza temporanea, manifestandosi come un problema strutturale, radicato in infrastrutture idriche obsolete e inadeguate.
Queste reti, ereditate da decenni passati, risalgono a un’epoca in cui le esigenze demografiche e le condizioni climatiche erano significativamente differenti.

Il risultato è una dispersione allarmante delle risorse idriche: circa il 60% dell’acqua potabile destinata ai cittadini si perde lungo percorsi logori, attraverso perdite e malfunzionamenti.
La strategia del sindaco Aquino si fonda sulla convinzione che solo un fronte compatto e determinato possa ottenere risultati tangibili e rapidi.
L’approccio frammentato e le singole istanze, pur legittime, non hanno finora prodotto l’impatto necessario per innescare un intervento risolutivo.
La voce unita di tutti i comuni irpini, unita e coerente, rappresenta un’arma più efficace per sensibilizzare le istituzioni competenti e ottenere finanziamenti straordinari.
Questi fondi saranno cruciali per avviare un piano ambizioso di rifacimento e ammodernamento delle infrastrutture idriche.
Il progetto non si limita alla semplice sostituzione delle tubature, ma prevede un approccio olistico che include l’adozione di tecnologie innovative per la gestione delle risorse idriche, il monitoraggio delle reti in tempo reale, la riduzione delle perdite e l’ottimizzazione della distribuzione.

L’incontro previsto per il 10 settembre ad Avellino, con la presenza del sottosegretario Alessandro Morelli, rappresenta un momento cruciale per il confronto diretto tra i rappresentanti delle istituzioni governative e i sindaci e i dirigenti dell’Alto Calore.

Si tratta di un’opportunità per esporre dettagliatamente la gravità della situazione, presentare le proposte concrete per la risoluzione del problema e avviare un dialogo costruttivo finalizzato all’attuazione di misure efficaci e durature.
La speranza è che questa iniziativa segni l’inizio di un percorso di cambiamento profondo e sostenibile per la gestione delle risorse idriche in Irpinia, garantendo un futuro più sicuro e prospero per tutti i cittadini.

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