L’epilessia, una delle patologie neurologiche croniche più comuni a livello globale, rappresenta una sfida significativa per la sanità campana, stimata coinvolgere circa 55.000 individui di tutte le età, dall’infanzia all’età adulta.
Nonostante la presenza di strutture sanitarie all’avanguardia e un elevato livello di competenza clinica, la regione si trova ad affrontare una lacuna cruciale: l’assenza di un percorso assistenziale integrato e multidisciplinare dedicato a questa condizione.
Un approccio frammentato rischia di compromettere la qualità della vita dei pazienti e la loro piena integrazione sociale.
L’evento “Non farti cogliere di sorpresa”, promosso da Sineos Healthcare Solutions a Napoli, ha offerto una piattaforma per l’analisi approfondita di questa problematica, identificando sia punti di forza che aree di miglioramento all’interno del sistema sanitario regionale.
La discussione ha mirato a delineare strategie operative in linea con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e con il Piano Nazionale per la gestione delle malattie croniche, con un focus particolare sull’ottimizzazione dell’assistenza e sull’empowerment dei pazienti.
Il Gruppo Menarini, attraverso l’iniziativa, ribadisce il proprio impegno a favore della salute e del benessere della comunità, riconoscendo l’importanza di una collaborazione sinergica tra istituzioni pubbliche, corpo medico, associazioni di pazienti e settore privato.
Questo approccio collaborativo è essenziale per affrontare le complessità dell’epilessia e per garantire che i pazienti ricevano un’assistenza olistica che tenga conto non solo degli aspetti medici, ma anche delle implicazioni psicologiche, sociali ed educative.
Superare i pregiudizi e le misconoscenze culturali rappresenta un passo fondamentale per favorire l’accettazione, l’inclusione e l’accesso a cure adeguate.
La conoscenza, in questo contesto, si configura come il primo pilastro di un percorso di cura efficace e personalizzato.
In Campania, l’incidenza dell’epilessia si manifesta in modo particolarmente rilevante nelle fasce di popolazione più vulnerabili, come bambini e anziani.
La patologia trascende la sfera individuale, generando un impatto sociale diffuso che coinvolge le famiglie e, in ultima analisi, l’intera comunità.
L’epilessia infantile, in particolare, costituisce una delle principali cause di consultazione neurologica, sia in ambito ambulatoriale che in situazioni di emergenza.
I dati epidemiologici evidenziano una prevalenza cumulativa di circa lo 0.66% nella popolazione pediatrica a 10 anni, con un picco significativo nel primo anno di vita, sottolineando la necessità di interventi precoci e di programmi di screening specifici.
L’implementazione di protocolli di gestione delle crisi in età evolutiva, con un focus sulla diagnosi precoce, la terapia personalizzata e il supporto psicosociale, è cruciale per migliorare gli esiti clinici e la qualità della vita dei bambini affetti da epilessia e delle loro famiglie.