Un faro di speranza si accende a Napoli, un laboratorio didattico dedicato alla memoria di Santo Romano, giovane vita spezzata tragicamente nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 a San Sebastiano al Vesuvio, vittima di una violenza insensata, generata da un conflitto apparentemente banale. L’iniziativa, promossa dall’associazione Manisco World, presieduta con dedizione da Virginia Melissa Adamo, è stata ufficialmente presentata presso il prestigioso Circolo Nautico Posillipo, un luogo simbolo di impegno civile e culturale.La cerimonia di presentazione ha visto la partecipazione commossa di Mena De Mare, madre di Santo, portavoce di un intero movimento di genitori e associazioni di vittime che si adoperano con instancabile impegno per offrire un sostegno concreto ai giovani, cercando di offrire alternative costruttive e percorsi di crescita positiva. Il suo appello è diretto alle istituzioni: un cambio di passo è urgente, un intervento legislativo incisivo è necessario per garantire che la giustizia sia percepita come strumento di deterrenza e che la responsabilità delle azioni commesse non possa essere elusa. La richiesta di pene esemplari non è una ricerca di vendetta, ma un bisogno imperioso di restituire dignità alla memoria di Santo e di proteggere le generazioni future.L’avvocato Marco De Scisciolo, figura di spicco nel panorama giuridico, ha illustrato i dettagli del Master che costituisce il fulcro di questa iniziativa. L’obiettivo primario è formare una nuova generazione di professionisti della criminologia, figure competenti e aggiornate sulle più recenti tecniche investigative e metodologie di analisi comportamentale. Ma il progetto ambisce a ben altro: a creare un ponte tra il mondo accademico e la realtà sociale, a rendere accessibili al pubblico i concetti e le problematiche che caratterizzano la criminologia, spesso percepita come disciplina distante e specialistica.Virginia Melissa Adamo ha sottolineato l’importanza cruciale della consapevolezza. Costruire un tessuto sociale informato e attento è il primo, indispensabile passo per contrastare la violenza e proteggere i giovani, offrendo loro strumenti di comprensione e di resilienza. L’iniziativa non si limita ad analizzare le cause della criminalità, ma promuove attivamente la riflessione critica, stimolando un dibattito aperto e costruttivo sulle radici della violenza e sulle possibili strategie di prevenzione. Si tratta di un impegno a lungo termine, che mira a creare una cultura della legalità e del rispetto, in cui la vita di ogni individuo sia valorizzata e protetta.
Faro di speranza a Napoli: un laboratorio per la memoria di Santo Romano.
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