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sabato 1 Novembre 2025

Federico II: Studenti in flash mob per rottura con Israele

Federico II, la pressione studentesca si fa sentire: un flash mob per chiedere la rottura con IsraeleUn’azione dirompente ha scosso l’Università Federico II di Napoli: un flash mob studentesco ha invaso le strade adiacenti alla sede centrale, portando con sé cuscini e striscioni con un messaggio diretto al Rettore Matteo Lorito.
L’azione, promossa da collettivi studenteschi autorganizzati, si inserisce in un contesto di crescente mobilitazione a livello nazionale e internazionale contro le politiche israeliane e in sostegno al popolo palestinese.
Il fulcro della protesta risiede nella richiesta urgente di una revisione radicale delle relazioni accademiche e istituzionali dell’ateneo napoletano con Israele.

L’azione si fa eco a un appello ampiamente sottoscritto, che ha raccolto le firme di 2500 studenti e docenti, sollecitando una sospensione immediata di ogni forma di collaborazione con università e istituzioni israeliane, ritenute complici delle violenze e del genocidio in Palestina.
Il collettivo studentesco, nel comunicato stampa diffuso, denuncia una crescente inazione da parte del Rettore Lorito, sottolineando come la promessa di una presa di posizione, sollecitata dall’appello, non sia stata ancora mantenuta.
La richiesta è netta: Lorito deve risvegliarsi dalla sua apparente immobilismo e agire con urgenza per attuare la rottura con le istituzioni israeliane.

Le rivendicazioni non si limitano alla sospensione degli accordi accademici.

Il flash mob esprime una preoccupazione più ampia e articolata.
Si chiede la cessazione di ogni forma di collaborazione con entità economiche e aziende che supportano il conflitto, e si invita il Rettore a dimettersi dalla fondazione MedOr, un’iniziativa patrocinata da Leonardo S.
p.
A.
, sollevando interrogativi sul ruolo dell’università in contesti geopolitici complessi.

L’azione di protesta si configura come un segnale chiaro: la comunità studentesca, affiancata da un numero significativo di docenti, non intende rimanere silente di fronte alla tragedia umanitaria in corso.
La richiesta di una presa di posizione pubblica e inequivocabile della Federico II sul genocidio in Palestina non è solo una questione di etica accademica, ma anche una richiesta di responsabilità istituzionale, un monito a non rimanere spettatori neutrali di fronte alla sofferenza di un intero popolo.

La pressione studentesca si fa sentire, ponendo il Rettore Lorito di fronte a una sfida cruciale per il futuro dell’ateneo e la sua identità come istituzione formativa e culturalmente impegnata.

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