La recente frana che ha colpito l’isolotto di Punta Pennata, a seguito del terremoto dei Campi Flegrei, ha innescato un acceso dibattito sulle responsabilità e le modalità di intervento. Desidero, con chiarezza, affrontare la questione sollevata dal Ministro Musumeci, ribadendo la correttezza delle comunicazioni provenienti dall’amministrazione comunale di Bacoli.È innegabile che il Comune e la Regione Campania non abbiano formalmente segnalato criticità specifiche relative a Punta Pennata alle autorità nazionali. Questo non deriva da un intento di omissione, bensì da una circostanza fondamentale: la natura giuridica del bene. L’isolotto è proprietà privata, un elemento cruciale che incide direttamente sulla possibilità di ricorso a finanziamenti pubblici. Il Governo italiano, come è noto, eroga risorse per interventi su aree di proprietà pubblica. Richiedere fondi statali per la messa in sicurezza di un bene privato sarebbe, non solo impraticabile, ma anche giuridicamente scorretto.La questione, quindi, si risolve con questa precisa constatazione: la responsabilità primaria per la stabilizzazione e la messa in sicurezza dell’isolotto ricade sul proprietario privato. In questo senso, l’amministrazione comunale si farà garante del rispetto di tale obbligo, vigilando sull’esecuzione degli interventi necessari.È doveroso, tuttavia, riconoscere il ruolo imprescindibile dello Stato nella tutela del patrimonio costiero. I Ministeri della Protezione Civile e dell’Ambiente hanno la responsabilità di intervenire su un ampio tratto di costa, garantendo la sicurezza e la fruibilità di un bene collettivo. Il Comune di Bacoli è pienamente disponibile a collaborare attivamente, mettendo a disposizione le proprie competenze e risorse per un intervento sinergico ed efficace.Il presente momento, tuttavia, non è il momento delle polemiche. È tempo di agire, di trasformare le parole in azioni concrete. A tal proposito, desidero richiamare l’attenzione su un progetto già esistente e finanziato: il risanamento della costa di Centocamerelle, per il quale sono già disponibili 10 milioni di euro. Questo progetto rappresenta un’opportunità concreta per dimostrare la capacità di agire in modo rapido ed efficace, liberando l’ultimo tassello che ne impedisce l’avvio: l’effettiva apertura dei cantieri.L’auspicio è che si abbandoni la logica del “scaricabarile” per abbracciare un approccio collaborativo e proattivo. Solo attraverso un impegno condiviso, basato sulla trasparenza e la responsabilità, saremo in grado di affrontare le sfide poste dalla fragilità del territorio dei Campi Flegrei e di garantire un futuro sostenibile per la comunità di Bacoli. Insieme, con impegno e visione, possiamo realizzare interventi di qualità e duraturi, per il bene del territorio e dei suoi abitanti. Un passo alla volta, con determinazione e spirito di collaborazione, costruiremo un futuro più sicuro e prospero.
Frana a Punta Pennata: il Comune difende la gestione e chiede collaborazione.
Pubblicato il
