domenica 24 Agosto 2025
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Frana a Vico Equense: Movimento franoso scuote il litorale campano

Un evento franoso di significativa entità ha scosso il territorio di Vico Equense nel primo pomeriggio, compromettendo un versante costiero prospiciente il mare.

La frana, accompagnata da un fragore improvviso e una colonna di polvere che ha temporaneamente oscurato la luce solare, ha destato forte apprensione tra i presenti, soprattutto in un’area ad alta frequentazione di imbarcazioni da diporto e in prossimità di una rinomata spiaggia.
L’episodio, verificatosi in una zona particolarmente sensibile dal punto di vista geomorfologico, tra Seiano e Meta di Sorrento, nelle immediate vicinanze dello Scoglio della Nave, solleva interrogativi urgenti sulla stabilità del litorale e sulle dinamiche erosive che lo caratterizzano.

La presenza di imbarcazioni, spesso di notevoli dimensioni, può aver contribuito, seppur indirettamente, a destabilizzare il versante attraverso l’onda di trascinamento e le vibrazioni generate.

Il Sindaco Peppe Aiello, prontamente intervenuto tramite un post sui social media, ha descritto la scena come caratterizzata da una “nuvola di polvere” che si è levata a seguito del movimento di massa.
Questa descrizione, apparentemente semplice, nasconde la complessità dell’evento: una frana non è un mero collasso di roccia, ma un processo dinamico che coinvolge terra, vegetazione, acqua e, spesso, sedimenti incoerenti.

Le autorità competenti, rappresentate dalla Capitaneria di Porto e dalla Polizia Municipale, sono attivamente impegnate in una serie di verifiche e accertamenti tecnici.
L’obiettivo primario è valutare l’estensione del movimento franoso, individuare le cause scatenanti – che potrebbero essere riconducibili a piogge intense, infiltrazioni di acqua nel terreno, instabilità strutturale o combinazione di questi fattori – e quantificare il rischio di ulteriori eventi simili.

L’incidente evidenzia la vulnerabilità del territorio costiero campano, soggetto a pressioni antropiche e a cambiamenti climatici che esacerbano i fenomeni di erosione e di instabilità idrogeologica.
La necessità di un approccio integrato, che combini monitoraggio costante del territorio, interventi di mitigazione del rischio, pianificazione urbanistica sostenibile e sensibilizzazione della popolazione, è più urgente che mai per garantire la sicurezza delle comunità e la salvaguardia del patrimonio naturale.

La ricostruzione di un quadro completo della situazione richiederà, inoltre, un’analisi approfondita delle condizioni geologiche del versante, della presenza di faglie attive e della permeabilità del suolo.

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