Un episodio di microcriminalità ha interrotto la quiete del centro storico, svelato grazie alla vigilanza mirata dei “Falchi”, unità specializzate della Squadra Mobile.
Due uomini, di età rispettivamente 38 e 41 anni, con precedenti penali specifici per reati contro il patrimonio e oltraggio alla pubblica amministrazione, sono stati arrestati in flagranza di reato durante un tentativo di furto ai danni di due turiste.
La dinamica dell’evento si è sviluppata in una sequenza rapida e precisa: inizialmente, i due malfattori hanno iniziato a seguire discretamente le due donne, mantenendo una distanza tale da non destare sospetti immediati.
Successivamente, uno dei due, assumendo il ruolo di “palo” – una figura consolidata nelle tecniche di microfurto per garantire la copertura e monitorare l’ambiente circostante – ha distratto l’attenzione, mentre il complice, con un gesto fulmineo, ha sottratto un borsello dallo zaino di una delle turiste.
L’operatività dei due individui, apparentemente coordinata, è stata però vanificata dalla presenza discreta e attenta dei Falchi, che avevano notato i movimenti sospetti e stabilito un circuito di osservazione.
La reazione delle forze dell’ordine è stata immediata e precisa, interrompendo il tentativo di furto e conducendo all’arresto dei due uomini.
Nel tentativo di eludere il controllo delle autorità, i due hanno tentato una fuga a piedi attraverso i tortuosi vicoli del centro storico, una strategia comune tra i microcriminali per sfruttare la complessità dell’ambiente urbano.
Tuttavia, la loro manovra è stata resa inefficace dalla rapidità e dalla competenza dei Falchi, che li hanno prontamente bloccati.
La merce sottratta è stata recuperata integralmente e restituita alla turista, sottolineando l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine e la rapidità con cui è stato possibile risolvere l’incidente.
L’episodio, pur isolato, riflette la persistente sfida di contrastare la microcriminalità nelle aree turistiche, dove la presenza di persone distratte e la complessità degli spazi pubblici possono facilitare l’azione di malintenzionati.
Le indagini proseguono per accertare eventuali complici e per ricostruire l’intera rete criminale a cui i due arrestati potrebbero essere collegati.