L’arresto del giornalista Mario De Michele, giunto a seguito di un’indagine complessa condotta sotto la direzione della Procura di Napoli Nord, riapre un capitolo oscuro nel panorama della comunicazione campana e solleva interrogativi profondi sul rapporto tra giornalismo, potere e, soprattutto, sull’etica professionale. Le accuse mosse a De Michele, questa volta per estorsione ai danni dell’ex sindaco di Orta di Atella, Angelo Brancaccio, configurano un quadro di presunte attività illecite che, se confermate, minano la fiducia del pubblico verso la stampa e le sue prerogative.Questo nuovo episodio si innesta in una vicenda già segnata da gravi accuse che hanno portato alla condanna del giornalista nel 2022 a una pena significativa di tre anni e dieci mesi. La condanna precedente, per la messa in scena di due falsi attentati, atti orchestrati proprio da De Michele per ottenere una scorta istituzionale, aveva già rivelato un’inquietante distorsione del ruolo del giornalista, trasformandolo da osservatore indipendente a protagonista di un inganno premeditato. La ricerca di protezione, ottenuta attraverso la simulazione di minacce, rappresentava una violazione non solo della legge, ma anche di un principio cardine del giornalismo: l’imparzialità e la credibilità.L’indagine in corso sull’estorsione all’ex sindaco Brancaccio suggerisce un’evoluzione – o forse una radicalizzazione – di queste dinamiche. Se De Michele, come contestato, avesse esercitato pressioni sull’ex primo cittadino, sfruttando la sua posizione e la sua immagine di giornalista per ottenere vantaggi personali, si aggiungerebbe un ulteriore tassello a un quadro di comportamento preoccupante. Questo caso non è solo una vicenda giudiziaria che riguarda un singolo individuo, ma pone l’attenzione su una questione di portata più ampia: la necessità di un’autocritica profonda nel mondo del giornalismo. L’abuso della posizione professionale, la manipolazione dell’informazione e la ricerca di protezioni attraverso mezzi illegali rappresentano una ferita all’integrità del giornalismo e compromettono il suo ruolo fondamentale nella società. È imperativo che le istituzioni, le associazioni di categoria e gli stessi giornalisti si impegnino a rafforzare i controlli, promuovere la trasparenza e riaffermare i valori etici che devono guidare l’esercizio del diritto di informare. L’indagine in corso e il processo che ne seguirà dovranno contribuire a fare luce su queste dinamiche, al fine di tutelare la credibilità del giornalismo e ripristinare la fiducia dei cittadini verso l’informazione.
Giornalista Arrestato: Riapre il Caso di Abuso e Manipolazione.
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