Un evento meteorologico di eccezionale intensità ha colpito il Vallo di Diano nel pomeriggio, scatenando una serie di conseguenze devastanti per il territorio e le comunità locali. La grandinata, particolarmente violenta, ha investito con forza i comuni di Sala Consilina, Padula e Sassano, lasciando dietro di sé un quadro di degrado e di necessità di intervento urgente.La precipitazione, durata approssimativamente un’ora, non si è manifestata come un semplice fenomeno atmosferico, ma si è configurata come un vero e proprio evento estremo, potenziato da raffiche di vento che hanno amplificato la potenza distruttiva dei chicchi di grandine. La combinazione di questi due elementi ha creato una sinergia dirompente, capace di superare la capacità di resilienza di molte infrastrutture e coltivazioni.Il comune di Sassano, in particolare nella frazione di Silla, ha subito i danni più significativi. Un albero di notevoli dimensioni, probabilmente indebolito da precedenti eventi climatici o dalla struttura stessa, è stato sradicato dalla forza del vento, precipitando sui cavi elettrici che percorrono la strada provinciale in direzione di Trinità. La caduta ha provocato interruzioni di corrente e ha reso impraticabile la strada, interrompendo la viabilità locale. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Sala Consilina, che hanno operato con professionalità e tempestività per rimuovere l’albero e garantire la sicurezza dell’area, procedendo con le opportune verifiche strutturali.L’impatto della grandinata non si è limitato alle infrastrutture viarie. Una struttura industriale presente nella zona ha subito danni alla copertura, con conseguente rischio di infiltrazioni e compromissione della sicurezza dei lavoratori. Ma la zavorra del disastro si è abbattuta soprattutto sul settore primario. Le coltivazioni agricole, spina dorsale dell’economia vallesana, hanno subito perdite ingenti. Serre intere sono state “scoperchiate” dal vento, esponendo le colture agli agenti atmosferici e rendendo vano il lavoro di anni di dedizione e investimento. L’entità del danno economico è ancora in fase di quantificazione, ma si preannuncia consistente, con potenziali ripercussioni sull’intera filiera agroalimentare locale.Questo evento estremo solleva interrogativi cruciali sulla vulnerabilità del territorio, esacerbata dai cambiamenti climatici in atto. La frequenza e l’intensità di fenomeni meteorologici come la grandinata stanno aumentando, richiedendo un ripensamento delle strategie di prevenzione e di mitigazione del rischio, nonché un rafforzamento delle infrastrutture esistenti e un sostegno concreto alle comunità colpite, per favorire una rapida ripresa e una ricostruzione duratura. L’episodio mette in luce la necessità di investimenti in sistemi di allerta precoce più efficienti e di interventi strutturali mirati a proteggere le coltivazioni e le infrastrutture, affiancati a politiche di gestione sostenibile del territorio e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Grandinata devastante nel Vallo di Diano: danni e raccolti a rischio.
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