Il Mediterraneo, crocevia storico di civiltà e motore commerciale per millenni, riveste oggi un ruolo strategico cruciale nell’economia globale. L’importanza delle sue rotte marittime non si limita al mero trasporto di merci, ma incide profondamente sulla tenuta e sulla capacità di innovazione di settori chiave per l’Italia, plasmando il suo futuro economico e sociale. Questa constatazione emerge chiaramente dall’analisi presentata da Paolo Scudieri, presidente di SRM (Società di Ricerca e Consulenza), a margine della pubblicazione del dodicesimo rapporto annuale sull’economia marittima italiana, un’indagine prodotta dal centro studi collegato a Intesa Sanpaolo.Il rapporto evidenzia una crescita costante dei porti italiani, segnata da un’intensificazione delle attività e da ingenti investimenti infrastrutturali. Tuttavia, questa dinamica positiva si svolge in un contesto di crescente competizione. I porti del Nord Europa, con le loro infrastrutture avanzate e le consolidate competenze logistiche, e quelli del Nord Africa, che beneficia di ingenti risorse e di una posizione geografica strategica, rappresentano una sfida significativa. L’analisi sottolinea l’urgenza di evitare una pericolosa inerzia, di non “tirare i remi in barca”, ma di abbracciare una visione integrata della logistica.Scudieri pone l’accento sulla necessità di considerare la logistica non come un elemento a sé stante, ma come un fattore abilitante, un ponte cruciale che connette industria e mercato. Questa connessione richiede un costante aggiornamento tecnologico e un’inversione di tendenza verso soluzioni innovative, capaci di attrarre compagnie di navigazione e di rendere i porti italiani preferenziali lungo le rotte commerciali globali. Si tratta di un investimento non solo economico, ma anche di competenze, di formazione del personale e di semplificazione burocratica.Un’attenzione particolare viene riservata al Mezzogiorno d’Italia, area geografica che, grazie alla sua posizione privilegiata all’interno del Mediterraneo, detiene un potenziale strategico immenso. La penisola meridionale, incastonata in questa piattaforma commerciale cruciale, può riaffermare il suo ruolo centrale, non solo come hub di transito, ma anche come polo di sviluppo di nuove filiere produttive e di servizi a valore aggiunto. La stabilizzazione geopolitica della regione, attualmente turbata da conflitti e instabilità, rappresenta un presupposto fondamentale per la piena realizzazione di questo potenziale, aprendo la strada a nuove opportunità di crescita e di prosperità per l’Italia meridionale e per l’intero bacino del Mediterraneo. Il futuro economico del paese, in definitiva, è intrinsecamente legato alla capacità di valorizzare questa risorsa strategica, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo.
Il Mediterraneo: sfida e opportunità per l’economia italiana.
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