La crescente preoccupazione per l’incremento degli eventi incendiari che affliggono il territorio campano, e in particolare l’area vesuviana, impone una riflessione approfondita e un coinvolgimento attivo della cittadinanza. Non si tratta di un mero appello alla prudenza, bensì di una chiamata alla responsabilità collettiva, in un contesto segnato da dinamiche complesse e spesso criminali.Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in seguito a una serrata riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha esortato la popolazione ad adottare comportamenti preventivi, capaci di mitigare il rischio e arginare la degenerazione di situazioni potenzialmente devastanti. L’incendio che ha recentemente colpito la collina dei Camaldoli, pur contenuto tempestivamente, ha acuito l’attenzione sulla fragilità del territorio e sulla necessità di una risposta coordinata.È fondamentale comprendere che gli incendi non sono fenomeni esclusivamente naturali. Dietro la colonna di fumo, spesso, si celano interessi economici illeciti, speculazioni edilizie e manomissioni dolose. La criminalità organizzata, infatti, utilizza gli incendi per spianare la strada a nuove costruzioni abusive, per riciclare denaro sporco o per eliminare prove di attività illegali.Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli e le indagini, monitorando attentamente le aree a rischio e analizzando le cause degli eventi. L’attività investigativa è complessa e richiede risorse e competenze specifiche. Tuttavia, il successo di queste operazioni dipende anche dalla collaborazione dei cittadini, che possono fornire informazioni preziose e segnalare comportamenti sospetti.La priorità assoluta, come sottolineato dal prefetto, rimane la tutela della salute delle persone e la salvaguardia del patrimonio ambientale. L’intervento rapido ed efficace delle squadre di soccorso e dei vigili del fuoco è cruciale per limitare i danni e prevenire ulteriori rischi.Il prefetto ha espresso fiducia nella capacità della magistratura e delle forze dell’ordine di far luce sulle cause dell’incendio sui Camaldoli, auspicando che la verità emerga rapidamente, permettendo di identificare e perseguire i responsabili. È necessario promuovere una cultura della prevenzione e della legalità, sensibilizzando la popolazione sull’importanza di comportamenti virtuosi, come l’eliminazione di sterpaglie, la corretta gestione dei rifiuti e il rispetto delle normative antincendio. Solo attraverso un impegno congiunto e consapevole sarà possibile contrastare efficacemente il fenomeno degli incendi e proteggere il nostro territorio. L’appello non è un monito, ma un invito all’azione collettiva, alla costruzione di una comunità più responsabile e resiliente.