venerdì 26 Settembre 2025
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Napoli

Inchiesta al San Carlo: Peculato, Corte dei Conti e ricorso del Sindaco

L’indagine in corso sul Teatro San Carlo di Napoli assume contorni sempre più definiti, con l’ipotesi di reato di peculato che si aggiunge alle già aperte verifiche sulla gestione delle risorse.

L’inchiesta, emersa dalle rivelazioni de *Il Mattino* e *Repubblica*, si concentra in particolare sulla creazione di posizioni dirigenziali non previste dallo statuto del prestigioso teatro durante il periodo emergenziale della pandemia, sollevando interrogativi sulla legittimità e la trasparenza dei processi decisionali.

Parallelamente, un’indagine della Corte dei Conti, condotta dal pubblico ministero Davide Vitale a partire dal 2022, esamina la complessiva gestione finanziaria del Teatro San Carlo.

L’esame della Corte dei Conti, autonomo rispetto all’indagine penale, mira a valutare la conformità delle spese e delle procedure alle normative vigenti e a individuare eventuali irregolarità o sprechi.

Il fascicolo penale, inizialmente affidato al sostituto procuratore Fabrizio Vanorio, è stato temporaneamente sospeso in seguito al suo trasferimento presso la Corte di Cassazione.

La prosecuzione delle indagini sarà affidata a un nuovo magistrato, sotto la supervisione del procuratore aggiunto Giuseppina Loreto, e si inserisce nel quadro più ampio dei reati contro la pubblica amministrazione.
Una delle questioni centrali è legata alla nomina del sovrintendente Fulvio Macciardi, oggetto di un ricorso presentato dal sindaco Gaetano Manfredi.
La decisione su questo ricorso, attesa per la prossima settimana, assume un’importanza cruciale nel contesto delle indagini in corso.

Il facente funzione di presidente del Tribunale di Napoli, Gianpiero Scoppa, ha scelto di unire i due procedimenti riguardanti la vicenda, affidandoli al giudice Pugliese.
Questa decisione, tuttavia, ha suscitato l’opposizione del magistrato che precedentemente si occupava del secondo ricorso del sindaco, il quale, pur trasferendo gli atti, ha espresso il proprio dissenso.
La congiunzione di questi elementi – l’ipotesi di peculato, l’indagine della Corte dei Conti, il ricorso del sindaco e la riassegnazione dei fascicoli – delineano un quadro complesso e delicato che pone interrogativi profondi sull’amministrazione del Teatro San Carlo e sulla salvaguardia del patrimonio culturale nazionale.
L’auspicio è che le indagini, condotte con rigore e trasparenza, possano fare luce su eventuali irregolarità e garantire la piena responsabilità dei soggetti coinvolti, restituendo al Teatro San Carlo la credibilità e l’immagine di eccellenza che gli sono proprie.
La vicenda sottolinea, inoltre, la necessità di un controllo più stringente e di una maggiore accountability nelle istituzioni culturali, per prevenire fenomeni di cattiva gestione e garantire un utilizzo efficiente e corretto dei fondi pubblici.

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