sabato 26 Luglio 2025
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Litorale Domitio Liberato: Operazione Shock per Migliaia di Metri Quadrati

Un’operazione complessa e articolata, orchestrata con rigore da una rete di autorità giudiziarie e forze dell’ordine, ha restituito alla collettività un patrimonio prezioso: migliaia di metri quadrati di litorale domitio, a lungo detenuti illegalmente da attività private.

L’iniziativa, coordinata a livello distrettuale dalla Procura Generale di Napoli e declinata localmente da diverse procure territoriali, rappresenta un intervento significativo per la riqualificazione e la tutela del demanio marittimo, un bene pubblico di inestimabile valore per l’intera comunità.
L’azione, che ha visto il coinvolgimento sinergico della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Metropolitana di Napoli e dell’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), si è articolata in diversi blitz mirati a contrastare l’abusivismo edilizio e le occupazioni irregolari lungo l’intera fascia costiera, da Castel Volturno a Mondragone, e dalle zone di Torre del Greco a Massa Lubrense, passando per le rinomate località di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia.

L’obiettivo primario è stato quello di liberare le spiagge dall’occupazione illegale, non solo rimuovendo attrezzature balneari abusive come lettini, ombrelloni, passerelle e gavitelli, ma anche smantellando strutture più complesse, a volte integrate in immobili costruiti in violazione delle normative urbanistiche e paesaggistiche.
In totale, l’operazione ha permesso di recuperare oltre sedici mila metri quadrati di specchio d’acqua e arenile, un’area significativa che potrà essere fruita nuovamente dai cittadini.
Tuttavia, l’indagine ha rivelato una situazione più complessa di quanto inizialmente ipotizzato.

Non si è trattato solo di semplici occupazioni abusive, ma anche di attività che, pur in possesso di autorizzazioni, hanno superato i limiti territoriali concessi, occupando indebitamente porzioni aggiuntive di suolo demaniale.

Questo evidenzia una problematica più ampia legata alla gestione e al controllo delle concessioni demaniali, che spesso si dimostrano insufficienti a prevenire abusi e irregolarità.

Le attività di controllo, estese anche all’hinterland nord di Napoli, a Giugliano in Campania e Varcarturo, hanno rilevato la presenza di opere abusive o difformi rispetto alle comunicazioni di inizio lavori asseverate (CILA), spesso caratterizzate da una sottostima dell’impatto urbanistico e paesaggistico.
La denuncia dei responsabili, unitamente ai sequestri effettuati, rappresenta un segnale forte per contrastare un fenomeno che danneggia non solo l’ambiente, ma anche l’economia legale e la percezione di legalità.

Questa operazione, lungi dall’essere un episodio isolato, si inserisce in un contesto più ampio di riqualificazione del territorio e di tutela del patrimonio costiero, richiedendo un impegno costante e sinergico da parte di tutte le istituzioni coinvolte, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e sostenibile alle spiagge per tutti i cittadini.
Il futuro del litorale domitio e di tutta la costa campana passa attraverso un rigoroso rispetto delle normative, una gestione trasparente delle concessioni demaniali e una crescente consapevolezza del valore inestimabile del bene comune.

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