giovedì 4 Settembre 2025
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Maddaloni, Orrore Domiciliare: Badante Arrestata per Maltrattamenti

A Maddaloni, una vicenda di profonda disumanità e grave depravazione morale ha portato all’arresto di una donna di 49 anni, cittadina moldava, accusata di maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti di una donna anziana di 81 anni, affidata alle sue cure come badante.

L’emergenza, scaturita da una telefonata al 112 effettuata dalla nuora dell’anziana, ha rivelato una situazione di profonda precarietà e sofferenza, sollevando interrogativi urgenti sul sistema di assistenza domiciliare e sulla vulnerabilità di chi, a causa dell’età o della condizione di fragilità, dipende da figure di cura.

L’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, chiamato a gestire una segnalazione di potenziale pericolo, si è immediatamente scontrato con un quadro allarmante.
La donna, in evidente stato di alterazione alcolica, si scagliava verbalmente contro l’anziana, proferendo insulti in lingua straniera.

La sua condotta si è poi intensificata con un comportamento aggressivo nei confronti degli stessi militari, culminato in atti di violenza fisica.

Un tentativo di documentare l’accaduto con il cellulare, filmando i Carabinieri e minacciandoli di ritorsioni professionali, ha ulteriormente aggravato la gravità del suo gesto.
L’ispezione domiciliare ha rivelato condizioni igienico-sanitarie inaccettabili, sintomo eloquente di una totale assenza di cura e dignità.

La camera da letto dell’anziana, teatro di una vergognosa negligenza, presentava escrementi umani sul letto e sul pavimento.

Un secchio contenente biancheria sporca e pannoloni testimoniava una prassi di assistenza rudimentale e disumana.

L’anziana, in stato confusionale e con evidenti segni di maltrattamento – ecchimosi sulle braccia – si presentava in condizioni fisiche e psicologiche estremamente precarie, seduta sulla sedia a rotelle in uno stato di profonda sofferenza.
Le dichiarazioni della nuora, sentita dai Carabinieri, hanno contribuito a ricostruire un quadro di abuso reiterato.

La badante avrebbe costretto l’anziana a rimanere immobilizzata a letto per l’intera giornata, privandola della possibilità di muoversi e interagire con l’esterno.

Il racconto della nuora ha inoltre rivelato episodi di percosse, perpetrati dalla badante in risposta alle richieste di assistenza.
La tempestività dell’intervento del 118 ha permesso di prestare le prime cure all’anziana, in attesa di ulteriori accertamenti medici.

Il ritrovamento di una ingente somma di denaro (270 euro) e del cellulare di proprietà dell’anziana, sottrattole con l’intento di impedirle di contattare i propri familiari, suggerisce un disegno preordinato di isolamento e controllo.
L’arresto della 49enne e la sua detenzione presso il carcere femminile di Napoli-Secondigliano rappresentano un atto di giustizia, ma sollevano al contempo questioni cruciali relative alla sicurezza e al benessere delle persone anziane e fragili, nonché all’efficienza dei servizi di assistenza domiciliare, che troppo spesso si rivelano inadeguati a garantire un adeguato livello di tutela.

L’inchiesta dovrà ora approfondire le dinamiche di questa vicenda, identificando eventuali responsabilità esterne e verificando la correttezza delle procedure di selezione e supervisione del personale addetto all’assistenza domiciliare.

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