A partire da oggi e fino al 15 settembre, la linea metropolitana che collega Piscinola a Colli Aminei sarà temporaneamente sospesa per consentire un intervento di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura ferroviaria. Lavori cruciali, che riguardano la sostituzione completa del binario, si rendono necessari per garantire la sicurezza e l’affidabilità del servizio nel lungo periodo, e la loro complessità esclude la possibilità di esecuzione esclusiva in orario notturno, richiedendo quindi la sospensione parziale del servizio.Per mitigare l’impatto sui pendolari, l’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) ha predisposto un servizio di emergenza. Si tratta di una modalità di trasporto unidirezionale: dalle 6:00 alle 8:00 i treni opereranno solo in direzione Piscinola-Colli Aminei, mentre dalle 21:30 alle 23:30 saranno disponibili solo in direzione Colli Aminei-Piscinola. Questa limitazione vale dal lunedì al giovedì; il venerdì e il sabato il servizio ridotto sarà attivo dalle 0:00 alle 2:00.Come alternativa, è stato attivato un servizio di autobus sostitutivi, operativo dalle 6:30 alle 23:30, che collegherà le stazioni di Piscinola, Chiaiano, Frullone e Policlinico. Il servizio bus avrà una fermata esclusivamente in corrispondenza delle stazioni con una frequenza stimata di circa 10 minuti. Si precisa che durante l’intero periodo non sono previste chiusure anticipate della metropolitana, per mantenere un minimo di continuità del servizio.La prima mattinata ha evidenziato le potenziali criticità del piano di emergenza. La stazione di Piscinola, punto cruciale per i flussi pendolari, ha subito un’affluenza eccezionale, con le banchine prese d’assalto dai viaggiatori desiderosi di utilizzare gli unici treni garantiti in direzione Piscinola-Centro Direzionale, attiva dalle 6:00 alle 8:00. Tuttavia, l’elevato numero di persone ha reso l’esperienza proibitiva per molti, spingendo molti a optare per soluzioni alternative.Un numero significativo di pendolari ha scelto di raggiungere la stazione ferroviaria di Aversa per poi proseguire verso Piazza Garibaldi con i treni regionali e, successivamente, utilizzare la metropolitana. Questa scelta testimonia la ricerca di percorsi meno congestionati e la frustrazione per le limitazioni imposte dal servizio di emergenza.La stazione di Piscinola è stata teatro, sabato mattina, di un presidio organizzato da associazioni di cittadini e gruppi di pendolari. I manifestanti hanno espresso forte dissenso nei confronti del piano di emergenza, ritenendolo insufficiente a rispondere alle reali esigenze di un bacino di utenza ancora attivo e non in ferie. La disparità di capacità di trasporto tra un convoglio metropolitano, in grado di trasportare fino a 1200 passeggeri, e un autobus, con una capacità massima di 87, è stata sottolineata come elemento chiave delle criticità del piano. Si stima che circa un milione di residenti nell’area nord di Napoli subiranno pesanti disagi a causa di questa interruzione del servizio, sollevando interrogativi sulla capacità di ANM di garantire un trasporto pubblico efficiente e inclusivo in una situazione di emergenza. La protesta evidenzia la necessità di una pianificazione più accurata e di un dialogo costante con la comunità per minimizzare l’impatto di tali interventi sull’utenza.