giovedì 16 Ottobre 2025
16.3 C
Napoli

Mobilità Elettrica: Sicurezza a rischio, controlli intensi.

L’esplosione di micro-mobilità elettrica, con motorini e e-bike che popolano sempre più le aree urbane, solleva un intricato dilemma normativo e una crescente preoccupazione per la sicurezza stradale.
La linea di demarcazione tra una bicicletta elettrica e un vero e proprio scooter, sempre più sfumata, si gioca su un limite di velocità cruciale: i 25 chilometri orari.
Superare questa soglia implica un cambiamento radicale nella classificazione del veicolo, con conseguenze dirette per la sua circolazione e per le responsabilità del conducente.

La ridefinizione di questa linea non è un mero esercizio tecnico, ma una questione di sicurezza pubblica.

Se la bicicletta elettrica, entro i parametri stabiliti, è considerata un mezzo di trasporto accessibile e meno impattante, un veicolo modificato, capace di raggiungere velocità superiori, assume le caratteristiche di uno scooter, esigendo l’adempimento di obblighi severi.
Questi includono l’immatricolazione, la copertura assicurativa e l’utilizzo obbligatorio del casco, misure essenziali per garantire la protezione del conducente e degli altri utenti della strada.

Le forze dell’ordine, in particolare i Carabinieri del comando provinciale di Napoli, hanno intensificato i controlli in un’area geografica vasta, che si estende dalle zone centrali di Napoli, come il Vomero, fino alle località costiere di Castellammare, Ischia e Sorrento.

Un dispositivo di controllo particolarmente efficace è stato recentemente implementato a Boscoreale, un comune situato a sud di Napoli.
L’efficacia di questi controlli è amplificata dalla collaborazione preziosa del personale della Motorizzazione civile di Bari, che fornisce un supporto tecnico indispensabile grazie all’utilizzo di una piattaforma avanzata per le verifiche tecniche.
L’intensità delle sanzioni applicate testimonia la gravità della questione: 31 e-bike sono state sottoposte a sequestro e 134 violazioni del Codice della Strada sono state accertate, per un ammontare complessivo di sanzioni pari a 213.000 euro.
Le infrazioni più frequenti includono la mancanza di assicurazione, la guida senza casco e l’omissione dell’immatricolazione.

Un elemento particolarmente preoccupante è l’individuazione di veicoli equipaggiati con dispositivi di accelerazione non autorizzati, in grado di raggiungere velocità anche vicine agli 80 km/h.
Molti dei conducenti controllati hanno espresso di non essere a conoscenza dei limiti di velocità previsti dalla legge, evidenziando una lacuna informativa che richiede un intervento educativo più incisivo.

Questa situazione, oltre a rappresentare una violazione delle normative vigenti, mette a repentaglio la sicurezza di tutti gli utenti della strada, aumentando il rischio di incidenti e lesioni gravi.
Il fenomeno richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolga forze dell’ordine, istituzioni, produttori e utenti, per promuovere una cultura della mobilità sostenibile e consapevole, nel rispetto delle regole e della sicurezza pubblica.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -