A pochi mesi dalla sua inaugurazione, il monumento dedicato a Giovanbattista Cutolo, noto affettuosamente come “Giogiò”, si rivela vulnerabile a gesti di irrispettosità che amplificano il dolore di una comunità ancora scossa dalla sua tragica perdita. La targa, collocata in piazza Municipio a Napoli per onorare la memoria del giovane musicista assassinato a soli 24 anni nell’agosto del 2023, è stata ripetutamente danneggiata, culminando in una rottura significativa che ha reso necessaria una riparazione provvisoria con nastro adesivo.L’ironia della situazione è amara: il danno è stato constatato in un momento particolarmente delicato, immediatamente successivo alla denuncia presentata dalla madre di Giogiò, Daniela Di Maggio, riguardo a improprie comunicazioni video effettuate dal carcere dal suo assassino. Questo dettaglio non lascia spazio a semplici coincidenze e alimenta il sospetto di un atto di deliberata provocazione.La madre, con un’incredibile forza d’animo, ha espresso la sua profonda amarezza per un evento che percepisce come un ulteriore affronto alla memoria del figlio. Pur riconoscendo l’ipotesi, avanzata dagli inquirenti, di un incidente causato forse da un monopattino, Daniela Di Maggio non esclude la possibilità di un gesto volontario, un’ulteriore ferita al cuore di una famiglia che cerca disperatamente di elaborare il lutto.”Questa gente non può averla vinta”, dichiara con determinazione, annunciando l’intenzione di sostituire le parti danneggiate e restituire alla piazza il ricordo integro di Giogiò. Un gesto che va oltre la semplice riparazione materiale: è un atto di resilienza, una testimonianza di amore e un chiaro messaggio di speranza, volto a preservare la memoria del giovane musicista e a contrastare la brutalità che ne ha spezzato la vita. L’incidente, o l’atto vandalico, solleva interrogativi profondi sulla sensibilità e il rispetto dovuto alla memoria delle vittime e sulla necessità di garantire la sicurezza e la dignità dei luoghi dedicati alla loro commemorazione. Il monumento, ora più che mai, è simbolo di una ferita aperta e di una comunità che rifiuta di cedere alla disperazione.
Monumento a Giogiò: atti vandalici feriscono Napoli e la memoria
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