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mercoledì 5 Novembre 2025

Movida a Napoli: Nuove Regole per la Qualità Urbana

Napoli: Nuove Regole per la Movida Notturna e la Tutela della Qualità UrbanaUn’ordinanza comunale, siglata dal sindaco Gaetano Manfredi, introduce significative restrizioni alla “movida” notturna nel cuore storico di Napoli, segnando un potenziale punto di svolta nella gestione di un fenomeno spesso fonte di contrasti tra residenti e attività commerciali.
Il provvedimento, di durata sperimentale di due mesi, interviene in un’area specifica compresa tra piazza del Gesù e le adiacenti vie e vicoli – Domenico Capitelli, Nina Moscati, Cisterna dell’Olio e le loro diramazioni – luoghi che, nei fine settimana, si trasformano in epicentri di aggregazione giovanile e turismo.
L’ordinanza non si limita a misure repressive, ma si configura come un tentativo di riequilibrio tra le dinamiche sociali che animano la città e il diritto costituzionale al riposo dei cittadini.

Al centro delle disposizioni vi è la regolamentazione del commercio al dettaglio e la somministrazione di alimenti e bevande, con divieti di vendita e distribuzione per asporto di bevande, alcoliche e analcoliche, dalle 22:00 alle 06:00.

Gli orari di chiusura degli esercizi commerciali sono stati anticipati: dalle 00:30 tra domenica e giovedì, a 01:30 venerdì e sabato, con un margine di trenta minuti per la riorganizzazione degli spazi.
La riapertura delle attività è consentita a partire dalle 06:00 del mattino.
Parallelamente a queste restrizioni temporali, l’ordinanza prevede un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine e l’implementazione di un nuovo sistema di monitoraggio acustico, volto a quantificare e contrastare l’inquinamento sonoro, una delle principali cause di lamentele da parte dei residenti.

Questo approccio sottolinea un cambio di paradigma rispetto a interventi più superficiali, orientandosi verso una gestione più precisa e basata su dati oggettivi.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla vivibilità del centro storico, accentuato dalla recente sentenza del tribunale che ha condannato il Comune a risarcire i residenti di piazza Bellini per danni acustici.

Questa sentenza ha innescato un dialogo costruttivo tra amministrazione, commercianti e cittadini, aprendo la strada a una soluzione sperimentale che, se efficace, potrebbe essere estesa ad altre aree della città.
Il provvedimento mira a preservare l’identità vibrante e accogliente di Napoli, garantendo al contempo il diritto al riposo e alla qualità della vita di chi vi abita, un equilibrio delicato e complesso da mantenere in un contesto urbano così dinamico e ricco di contraddizioni.
Si tratta di un esperimento cruciale, che segna un passo verso una gestione più sostenibile e inclusiva della “movida” napoletana, un elemento imprescindibile del suo fascino, ma che necessita di essere incanalato per evitare di compromettere la vivibilità del centro storico.

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