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mercoledì 5 Novembre 2025

Napoli-Eintracht: Pareggio amaro, Champions a rischio

Il Napoli, afflitto da una evidente carenza di ispirazione e di slancio, non riesce a prevalere sull’Eintracht Francoforte, concedendo un pareggio a reti inviolate che complica ulteriormente le sue prospettive nel girone di Champions League.
La partita si configura come un confronto tattico asimmetrico, dove la squadra tedesca, guidata da Toppmoller, dimostra una straordinaria capacità di resilienza difensiva, sacrificando la propria ambizione offensiva.

La scelta strategica di Toppmoller si rivela subito evidente: la formazione tedesca si schiera con una struttura difensiva articolata, quasi ossessiva, frutto di una reazione comprensibile alle recenti fragilità difensive incassate nelle precedenti sfide europee.
La disposizione a cinque, spesso rafforzata da un ulteriore elemento a centrocampo, come Chaibi, che si aggiunge con raddoppi difensivi, trasforma la retroguardia in una barriera impenetrabile.

Non si tratta di un catenaccio nel senso storico del termine, ma l’effetto è simile: ogni tentativo del Napoli di impostare il gioco è prontamente neutralizzato dalla reazione corale di tutta la squadra avversaria, che si riversa in marcatura a zona, chiudendo ogni varco.

L’impatto su singoli giocatori del Napoli è lampante.
Politano, in particolare, si trova soffocato dalla pressione costante, con Brown costretto a un lavoro difensivo titanico, ulteriormente aggravato dal sostegno di Chaibi.

Inizialmente, Elmas sembra trovare qualche varchi grazie alla sua tecnica individuale, sfiorando il gol con un tiro potente, ma anche per lui la situazione si fa più complessa quando Collins viene incaricato di supportare Kristensen, trasformando la fascia destra in una zona di guerra.
La seconda metà di gioco non porta novità significative.
L’Eintracht mantiene la sua rigidità difensiva, mentre il Napoli mostra difficoltà crescenti nel trovare soluzioni efficaci.
Un momento di brivido per i padroni di casa, quando Knauff, ben posizionato, spedisce un tiro centrale che Milinkovic-Savic para senza affanno.

Nell’ultima fase, il Napoli tenta un’accelerazione, aumentando la velocità di manovra, mentre l’Eintracht, spinto dalla necessità, si proietta leggermente in avanti.
Un’inattesa opportunità si presenta su un contropiede, con Anguissa che lancia McTominay, il cui tiro, però, si rivela impreciso e termina alto sopra la traversa.
Nel recupero, Hojlund, in mischia, ha una buona occasione, ma la sua conclusione è troppo debole e controllata agevolmente da Zetterer.
La prestazione complessiva delude gli amanti del gioco.

La squadra di Conte rivela ancora una volta la difficoltà intrinseca di scardinare sistemi difensivi organizzati e chiusi.
La mancanza di idee, la scarsa velocità di transizione e una certa timidezza agonistica delineano un quadro preoccupante, relegando il Napoli in una posizione delicata e insidiosa nel contesto del girone di Champions League, dove la qualificazione non è più scontata.
L’analisi approfondita delle dinamiche di gioco evidenzia una carenza strutturale, più che una semplice questione di forma passeggera, che impone una riflessione urgente e un cambio di rotta strategico.

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