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domenica 9 Novembre 2025

Napoli, frode elettrica e sporco: panifici nel mirino.

Nel cuore del rione Traiano, a Napoli, un’indagine dei Carabinieri ha portato alla luce un sistema di frode elettrica di notevole portata, intrecciato a gravi irregolarità igienico-sanitarie in due panifici locali.
L’accusa rivolta ai titolari delle attività commerciali non si limita alla semplice evasione di energia, ma rivela una strutturata elusione fiscale che ha causato un danno economico stimato in oltre 170.000 euro per la società di fornitura.
L’inganno consisteva in sofisticate manomissioni dei contatori, con collegamenti abusivi alla rete elettrica.
Nel primo panificio, l’intervento sui dispositivi di misurazione aveva generato un danno quantificabile in 79.000 euro, mentre nel secondo, la tecnica fraudolenta, pur perseguendo lo stesso obiettivo di risparmio, ha causato una perdita ancora più consistente, raggiungendo i 92.000 euro.

Queste manomissioni non solo rappresentano un crimine contro la proprietà, ma sottrae risorse fondamentali per la manutenzione e l’aggiornamento della rete elettrica nazionale, impattando potenzialmente sulla qualità del servizio per tutti i consumatori.
Il controllo, reso possibile dalla collaborazione con l’ASL Napoli 1, ha portato al sequestro di una quantità ingente di prodotti alimentari: ben 2,7 tonnellate di pane, privo delle necessarie certificazioni di tracciabilità, e 7 quintali di salumi, sollevando seri dubbi sulla loro sicurezza alimentare.
La mancanza di tracciabilità rende impossibile risalire all’origine degli ingredienti e verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza alimentare, esponendo i consumatori a potenziali rischi per la salute.
L’ispezione ha inoltre evidenziato gravi carenze igienico-sanitarie in entrambi i locali, non solo nella conservazione delle materie prime, ma anche nelle procedure operative interne.

Queste carenze compromettono la salubrità dei prodotti finiti e violano le norme sulla sicurezza alimentare.
La gravità delle irregolarità riscontrate suggerisce una diffusa mancanza di consapevolezza o, peggio, di rispetto delle normative vigenti in materia di igiene e sicurezza alimentare.
L’azione dei Carabinieri, supportata dall’ASL, non solo ha portato alla denuncia dei titolari, ma solleva interrogativi più ampi sulla necessità di rafforzare i controlli e di promuovere una cultura della legalità e della responsabilità all’interno del settore alimentare, tutelando così la salute dei cittadini e garantendo la trasparenza della filiera agroalimentare.
L’episodio sottolinea l’importanza di un’azione sinergica tra le forze dell’ordine e le autorità sanitarie per contrastare efficacemente fenomeni di illegalità e garantire la sicurezza alimentare.

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