Un’onda di commozione e impegno sociale si propaga a Napoli, animata da un ciclo di iniziative dedicato alla memoria di Mohammed Al Sultan, giovane allenatore di calcio, e del fratello Bahaa, promettente calciatore, vittime innocenti del conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Le loro vite, spezzate il 16 maggio durante un tragico bombardamento, hanno acceso un faro di solidarietà che illumina il percorso di giovani napoletani, accomunati dalla passione per il calcio e dalla profonda compassione per la sofferenza altrui.La scuola di calcio Spartak San Gennaro, da tempo impegnata nell’inclusione e nel supporto di minori provenienti da contesti socio-economici svantaggiati, ha voluto onorare la loro memoria attraverso un atto concreto: un gemellaggio con il team palestinese Al Haddaf. Questo accordo, siglato a gennaio, non si limita a una mera formalità, ma rappresenta un ponte tangibile di speranza e continuità per i ragazzi di Gaza, offrendo loro la possibilità di preservare il sogno del calcio, nonostante le terribili circostanze. I responsabili dello Spartak San Gennaro, in costante contatto con i colleghi di Gaza, hanno vissuto con angoscia ogni notizia di escalation del conflitto, condividendo un senso di profonda vicinanza e partecipazione al dolore. La perdita di Mohammed e Bahaa ha lasciato un vuoto incolmabile, amplificando l’urgenza di celebrare la loro vita e i loro ideali attraverso azioni concrete.La giornata di commemorazione si è aperta con un emozionante flash-mob organizzato da ‘Liberi edizioni’, un’iniziativa innovativa che trasforma spazi urbani abbandonati in piattaforme per campagne di sensibilizzazione sociale. Una grande prima pagina, realizzata ad hoc, ha coperto la serranda di un negozio, irradiando un messaggio potente e universale: “Chi resiste non muore mai!”. L’immagine, accompagnata da un testo esplicativo dell’accaduto, ritrae l’allenatore Mohammed sorridente accanto ai suoi ragazzi, testimoniando la forza del legame umano e l’importanza del calcio come strumento di resilienza e speranza.La giornata culminerà con un piccolo torneo di calcio dedicato alle vittime del conflitto, durante il quale verranno deposte una miriade di papaveri rossi di carta, creati dalle mani dei giovani calciatori, un gesto simbolico di ricordo, compassione e profondo rispetto. Questo torneo non è solo un evento sportivo, ma un momento di condivisione, riflessione e impegno civile, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e per rafforzare il legame fraterno che unisce Napoli e il popolo palestinese. L’iniziativa rappresenta un esempio tangibile di come lo sport possa diventare un veicolo di pace, solidarietà e speranza in un mondo segnato da conflitti e sofferenze.
Napoli ricorda Mohammed e Bahaa: calcio e solidarietà per Gaza
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