Riscoprire l’Infanzia: Un Ponte tra Tradizione e Digitalità a NapoliNapoli si appresta a riaccendere le scintille di un’infanzia autentica, un’infanzia che affonda le radici in giochi e riti ancestrali, in un dialogo inaspettato con la generazione connessa.
L’iniziativa “Lunapartenope”, promossa dall’Associazione Nazionale Spettacoli Viaggianti (ANSEV), rappresenta un’occasione unica per restituire ai bambini e alle famiglie il valore intrinseco del gioco tradizionale, in un’epoca dominata dallo schermo e dalla virtualità.
La giornata inaugurale, che si terrà l’8 dicembre alle ore 11 presso la storica giostra di Piazza Gian Battista Vico, segna l’inizio di un percorso più ampio, che vedrà l’animazione di diversi parchi cittadini nel corso delle settimane a venire.
Un vero e proprio viaggio nel tempo, dove nascondino, mosca cieca, acchiapparella, tiro alla fune e il pallone tornano a essere protagonisti, offrendo un’alternativa preziosa alle forme di intrattenimento contemporanee.
L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Campania e patrocinata dal Comune di Napoli, non mira a demonizzare la tecnologia, ma a promuovere un equilibrio virtuoso tra il mondo digitale e l’esperienza diretta, sensoriale e relazionale che il gioco tradizionale offre.
Si tratta di riscoprire un patrimonio culturale immateriale, spesso dimenticato, che incarna valori fondamentali come la cooperazione, l’impegno, il rispetto delle regole e la gioia condivisa.
“Lunapartenope” si configura come un vero e proprio laboratorio di socializzazione, dove bambini, giovani e famiglie possono interagire in modo diretto, creando legami autentici e rafforzando il senso di comunità.
Un team di maghi e animatori, supportato da cooperative sociali, case famiglia e orfanotrofi, guiderà i piccoli ospiti in un percorso di scoperta, narrando storie a tema e coinvolgendoli attivamente nei giochi dell’antica tradizione popolare napoletana.
Come sottolinea il presidente dell’ANSEV Campania e Calabria, l’obiettivo primario è quello di “trasmettere la forza aggregante del gioco tradizionale”, in contrasto con l’isolamento che spesso caratterizza le interazioni online.
Non si tratta di una contrapposizione tra vecchio e nuovo, ma di un invito a recuperare la ricchezza emotiva e relazionale che si sprigiona dalla condivisione di un’esperienza ludica concreta.
Si tratta, in definitiva, di coltivare un’infanzia più completa, in grado di integrare le opportunità offerte dalla tecnologia con la magia e la semplicità del gioco antico.






