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giovedì 6 Novembre 2025

Napoli, stretta la morsa sulla movida: nuove regole per il centro storico.

L’amministrazione comunale di Napoli ha implementato un rigoroso piano di regolamentazione per le aree centrali, con particolare attenzione al cuore storico, in risposta alle crescenti problematiche legate all’intensa attività serale, definita “movida”.

L’ordinanza, firmata dal sindaco Gaetano Manfredi e con una durata iniziale di due mesi, mira a conciliare le dinamiche sociali e l’economia locale con il diritto fondamentale al riposo dei residenti.
Il provvedimento si articola in due pilastri fondamentali: la limitazione della somministrazione e vendita di bevande, alcoliche e non, dalle 22:00 alle 06:00, e l’anticipazione degli orari di chiusura degli esercizi commerciali.
Questi ultimi, nelle aree individuate – via Domenico Capitelli, vico Quercia, vico II Quercia, via Nina Moscati, via Cisterna dell’Olio e i relativi annessi – dovranno concludere la loro attività alle 00:30 dal lunedì al giovedì, mentre venerdì e sabato l’orario di chiusura sarà fissato alle 01:30, con un margine di trenta minuti concessi per consentire la corretta sistemazione degli spazi e il personale.
La decisione non nasce da un intento restrittivo, ma da una profonda riflessione sulla sostenibilità della vitalità urbana.

Napoli, città di arte, cultura e accoglienza, deve preservare il suo spirito vibrante, ma ciò non può avvenire a scapito della qualità della vita dei suoi abitanti.

Le problematiche emergenti, come l’inquinamento acustico, il degrado urbano e il disturbo della quiete pubblica, richiedono interventi mirati e proattivi.
L’ordinanza, pertanto, si configura come un tentativo di bilanciamento, un compromesso tra l’esigenza di promuovere l’aggregazione sociale e lo sviluppo economico, e la necessità di tutelare il diritto al riposo e alla tranquillità dei residenti.

Si tratta di un primo passo in un processo più ampio di riqualificazione e gestione della “movida” notturna, che potrebbe evolversi nel tempo con l’introduzione di ulteriori misure e la partecipazione attiva di tutti gli stakeholders: commercianti, residenti, associazioni di categoria e forze dell’ordine.

Il successo dell’iniziativa dipenderà dalla capacità di creare una cultura della responsabilità condivisa, in cui ogni attore contribuisca a preservare l’identità e la vivibilità del centro storico napoletano.

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