La diocesi di Nola si apre con un duplice gesto di accoglienza e riflessione, celebrando due Giubilei dedicati rispettivamente ai giovani e agli ammalati, momenti significativi per rinsaldare il tessuto comunitario e alimentare la speranza in un territorio ampio e variegato.
Il primo appuntamento, il Giubileo diocesano dei giovani, si terrà venerdì 21 novembre a Torre Annunziata.
L’evento, pensato come un percorso di avvicinamento spirituale e di condivisione, vedrà i partecipanti radunarsi alle 19:30 presso l’oratorio Mazzarello.
Da lì, un pellegrinaggio si snoderà verso la basilica Maria Santissima della Neve, dove il vescovo Francesco Marino attenderà per un incontro di dialogo e condivisione.
Questo Giubileo non è semplicemente una celebrazione, ma un invito a una profonda riflessione sul ruolo dei giovani nella società contemporanea.
Il vescovo Marino sottolinea con forza la necessità di riconoscere il potenziale intrinseco di umanità e solidarietà che risiede in loro, un potenziale che spesso si manifesta attraverso azioni concrete, come l’impegno per la pace in zone di conflitto e la promozione di valori di tolleranza e giustizia nelle istituzioni formative.
“Ascoltiamoli,” esorta il vescovo, “affianchiamoli nei loro desideri autentici e li aiutiamo a tradurre i loro nobili propositi in azioni positive per il bene comune.
” Il Giubileo si configura quindi come uno spazio di ascolto attivo, di supporto e di incoraggiamento, volto a valorizzare il contributo vitale dei giovani nella costruzione di una società più giusta e pacifica.
Si tratta di un investimento nel futuro, una scommessa sulla loro capacità di affrontare le sfide del nostro tempo con coraggio e creatività.
Il giorno successivo, sabato 22 novembre, la cattedrale di Nola ospiterà il Giubileo diocesano degli ammalati, un momento di conforto e di vicinanza per coloro che vivono la realtà della sofferenza e per tutti coloro che li assistono.
L’iniziativa, promossa dall’ufficio di pastorale della salute, non si limita a una celebrazione religiosa, ma si propone come un abbraccio fraterno che coinvolge familiari, volontari e operatori pastorali.
L’appuntamento è fissato per le ore 15:30, con la celebrazione della Santa Messa presieduta dal vescovo Marino alle ore 16:30.
Questo Giubileo rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul significato della malattia, sulla resilienza umana e sull’importanza del supporto spirituale e concreto nella lotta contro la sofferenza.
È un invito a guardare con occhi compassionevoli chi vive la fragilità della malattia, offrendo conforto, speranza e un senso di comunità.
L’evento sottolinea il ruolo fondamentale della Chiesa non solo come guida spirituale, ma anche come presenza amorevole e solidale accanto a chi soffre, promuovendo una cultura di cura e di rispetto per la dignità umana in ogni condizione.








