Marianella sotto shock: indagini a tutto campo per la morte di Nunzia CappitelliUn’ombra di dolore e incertezza si è abbattuta su Marianella, quartiere periferico a nord di Napoli, a seguito della scoperta del corpo senza vita di Nunzia Cappitelli, una donna di 51 anni trovata nella sua abitazione di piazza Sant’Alfonso.
L’appartamento, un modesto mini-appartamento al piano terra, con una piccola veranda, si presenta come scenario di un mistero che gli inquirenti stanno cercando di svelare, mantenendo aperte tutte le ipotesi investigative.
La dinamica dei fatti rimane avvolta nell’ambiguità.
La donna presentava una ferita alla testa e, a terra, è stata rinvenuta una bottiglia di vetro in frammenti.
L’accostamento di questi elementi alimenta il sospetto di un possibile femminicidio, ma non si esclude affatto un tragico incidente domestico.
La perizia autoptica, già disposta dal magistrato, si preannuncia cruciale per stabilire con certezza le cause del decesso e dissipare ogni dubbio.
Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura di Napoli, in collaborazione con il commissariato di polizia di Chiaiano, sotto la direzione della procuratrice Serio, si concentrano su diverse piste.
Un elemento di particolare rilievo è la precedente relazione sentimentale della vittima, interrotta da una separazione.
Il compagno, più giovane di Nunzia, risulta essere stato oggetto di denunce per maltrattamenti, e sarà sottoposto ad un interrogatorio approfondito, alla luce delle nuove evidenze che emergeranno dall’autopsia.
La tragica scoperta è avvenuta intorno alle 15, quando un conoscente della vittima, recatosi a casa sua, ha trovato la porta socchiusa.
L’uomo, preoccupato, ha tentato di contattare Nunzia e, varcando la soglia, si è imbattuto in una scena raccapante.
L’allarme al 118 si è rivelato inutile, i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso e informare le autorità.
La squadra scientifica ha effettuato un’accurata perizia all’interno dell’appartamento, un’operazione complessa e minuziosa che si è protratta per diverse ore, prima del trasferimento del corpo alla camera mortuaria.
Nunzia Cappitelli, originaria del quartiere, si era trasferita in piazza Sant’Alfonso solo pochi mesi prima.
La piazza, un piccolo contesto abitativo che fa da preludio alla chiesa dei Santi Giovanni e Alfonso, conserva ancora un’atmosfera di comunità, un residuo del passato in cui Marianella era un piccolo paese autonomo, culla del celebre Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, figura di spicco nella storia religiosa e giuridica napoletana.
I vicini descrivono Nunzia come una persona riservata, che manteneva un profilo basso e non tendeva a condividere la propria vita privata.
Frequentava la zona per commissioni e acquisti, integrandosi discretamente nella vita del quartiere.
Il compagno della donna, sconosciuto alla comunità, non ha mai partecipato attivamente alla vita parrocchiale.
Don Pasquale Fioretti, il parroco della chiesa di San Giovanni e Sant’Alfonso, lo ricorda come una figura appartata, desiderosa di integrarsi ma mai realmente coinvolta.
Il sacerdote, appresa la notizia nel pomeriggio, ha espresso sgomento e dolore per la perdita di una parrocchiana silenziosa ma rispettosa.
Le indagini proseguono senza sosta, alla ricerca di elementi che possano fare luce sulla verità e restituire alla comunità di Marianella la serenità perduta.
La piazza, un tempo luogo di quotidianità e socializzazione, è ora avvolta da un velo di tristezza e inquietudine, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.







