L’emergenza ambientale che affligge il territorio campano, in particolare l’area contigua alla cosiddetta “Terra dei Fuochi”, ha visto un significativo sviluppo nell’ambito della lotta alle attività illecite con il recente intervento della Polizia Locale di Casoria.
Un’ispezione mirata, condotta sotto la direzione del Maggiore Paolo Borzillo e inserita in un più ampio disegno operativo interforze coordinato dalla Prefettura di Napoli, guidata dal Prefetto Michele di Bari, ha portato alla luce un’officina meccanica abusiva di notevoli dimensioni – circa 3.

000 metri quadrati – un focolaio di potenziali disastri ambientali e violazioni di legge.

L’attività, condotta in maniera clandestina e senza le necessarie autorizzazioni, non si limitava alla mera riparazione di veicoli.

I responsabili, ora al vaglio delle autorità giudiziarie, sono accusati di aver scaricato illegalmente liquami direttamente nella rete fognaria comunale, un atto gravissimo che mette a rischio la qualità dell’acqua potabile e la salute pubblica.
Inoltre, è emerso che l’officina gestiva rifiuti speciali pericolosi – oli esausti, solventi, batterie al piombo e altre sostanze nocive – senza rispettare le stringenti normative previste per la loro corretta manipolazione, stoccaggio e smaltimento.
Questa pratica non solo inquina il suolo e le falde acquifere, ma costituisce anche un pericolo immediato per la sicurezza dei lavoratori e dei residenti.

L’intervento della Polizia Locale, parte di una strategia più ampia volta a contrastare i reati ambientali, sottolinea la necessità di una vigilanza costante e di un’azione coordinata tra le forze dell’ordine, le istituzioni locali e gli enti competenti.

Il Sindaco di Casoria, Raffaele Bene, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto, ribadendo l’impegno dell’amministrazione comunale nella tutela del territorio e nella promozione di un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

L’Assessore alla Sicurezza, Antonio Ricciardi, ha sottolineato l’importanza di proseguire con determinazione le attività di controllo, mirando a ripristinare decoro e legalità in ogni area della città.
La strategia prevede l’utilizzo di strumenti sempre più sofisticati per l’identificazione delle attività illecite, la sensibilizzazione della cittadinanza e il sostegno alle imprese che operano nel rispetto delle normative ambientali.
La lotta alla criminalità ambientale rappresenta una priorità assoluta, poiché la salute e il benessere della comunità dipendono dalla salvaguardia del territorio e dalla promozione di un futuro sostenibile per le prossime generazioni.
L’azione di contrasto non si fermerà, ma si intensificherà, mirando a disincentivare comportamenti illegali e a creare una cultura della responsabilità ambientale diffusa.