La vicenda di Pietro, un infante di nove mesi proveniente da Villammare, frazione di Vibonati in provincia di Salerno, rappresenta un dramma che ha scosso profondamente la comunità locale e sollevato un’ombra di dolore e angoscia. Il neonato, attualmente ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, si trova ad affrontare una lotta impari per la sopravvivenza, con una prognosi che rimane per il momento riservata.Il viaggio di Pietro è stato segnato da una spirale di emergenza e urgenza. Inizialmente soccorso e stabilizzato presso l’ospedale di Sapri, il bambino era giunto in condizioni gravissime: un coma profondo, unitamente a una marcata disidratazione e una grave ipotonia muscolare, imponevano un intervento immediato e un trasferimento urgente verso una struttura ospedaliera dotata di risorse specialistiche superiori. Il tempestivo agire dell’équipe medica guidata dal dottor Emidio Ciancola, responsabile dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, con l’esecuzione di procedure di intubazione e monitoraggio intensivo, ha permesso di superare la fase più acuta e di pianificare il trasferimento in eliambulanza verso Napoli.L’arrivo al Santobono ha rivelato un quadro clinico ancora più complesso e allarmante. Oltre all’edema cerebrale diffuso, indice di un danno neurologico significativo, i medici hanno riscontrato fratture craniche localizzate nella regione posteriore dell’orecchio, una frattura del femore destro e segni di lesioni costali pregresse, suggerendo un evento traumatico precedente. La delicatezza degli interventi neurochirurgici, due procedure eseguite in rapida successione, mirava a ridurre la pressione intracranica, ma la situazione rimane estremamente delicata. La lotta per la vita di Pietro poggia ora su un fragile equilibrio, mentre i medici monitorano attentamente ogni minimo segnale.L’aspetto più inquietante di questa vicenda è la natura traumatica delle lesioni riportate dal piccolo Pietro. La presenza di fratture multiple e di lesioni pregresse solleva interrogativi profondi sulle circostanze che hanno portato a questo stato di grave sofferenza. Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Sapri, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro, si concentrano ora sulla ricostruzione accurata della sequenza degli eventi che hanno preceduto il ricoverso.Nell’ambito delle indagini, sono stati ascoltati la madre, il compagno attuale e il padre biologico del bambino. Queste testimonianze, unitamente all’analisi di eventuali elementi fisici e documentali, dovrebbero contribuire a chiarire la dinamica dei fatti e ad accertare eventuali responsabilità. La delicatezza e la complessità del caso richiedono un approccio investigativo scrupoloso e attento, volto a tutelare il diritto alla verità e a garantire giustizia per il piccolo Pietro e la sua famiglia. La comunità attende con ansia e speranza aggiornamenti sulle sue condizioni e sulla risoluzione di questo doloroso mistero.
Pietro, 9 Mesi: Indagini su Lesioni e Trauma a Villammare
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