All’interno del carcere di Napoli Poggioreale, una nuova operazione antidroga condotta dalla polizia penitenziaria ha portato al sequestro di oltre cinquanta grammi di hashish. La scoperta, avvenuta nel reparto destinato ai detenuti provenienti dalla provincia di Avellino, testimonia l’efficacia di un approccio multidisciplinare e la professionalità del personale penitenziario.L’operazione, orchestrata con precisione, ha visto protagonista A-Iron, un pastore tedesco del distaccamento cinofili di Avellino, il cui acuto fiuto ha permesso di individuare la sostanza stupefacente abilmente occultata all’interno di una cavità ricavata nel profilato di una porta. L’evento sottolinea l’importanza strategica dell’impiego di unità cinofile specializzate nella lotta al traffico di droga all’interno delle strutture carcerarie, offrendo un elemento di deterrenza cruciale e complementare alle attività di controllo tradizionali.”Un risultato encomiabile,” hanno dichiarato in un comunicato congiunto Giuseppe Moretti, presidente, e Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Unione Sindacale di Polizia Penitenziaria (USPP), esaltando il lavoro del gruppo cinofili e dell’intero personale di Poggioreale. L’abilità di A-Iron, descritto come una vera e propria “piaga” per gli introducenti di sostanze illecite, non è solo frutto di un addestramento rigoroso, ma anche di una profonda sinergia con i suoi conduttori.L’episodio giunge in un contesto particolarmente delicato per il carcere di Poggioreale, un’istituzione afflitta da problematiche strutturali che ne compromettono la piena funzionalità. Il sovraffollamento cronico, che ha raggiunto livelli insostenibili, e la carenza di personale, con ben 150 unità in meno rispetto al fabbisogno, rappresentano una sfida quotidiana per la polizia penitenziaria. Nonostante queste difficoltà, che rischiano di erodere la capacità di controllo e di garantire un ambiente sicuro per detenuti e personale, l’impegno e lo spirito di sacrificio del corpo di polizia penitenziaria emergono con forza.Questa operazione, e il successo di A-Iron, non solo evidenziano l’importanza di investire in risorse specializzate, come le unità cinofile, ma anche la necessità di affrontare in modo risolutivo le criticità strutturali che affliggono il sistema carcerario italiano. Rafforzare il personale, migliorare le infrastrutture e promuovere strategie di prevenzione innovative sono elementi imprescindibili per garantire la sicurezza interna e favorire un percorso di riabilitazione efficace per i detenuti. La professionalità e la dedizione della polizia penitenziaria, come dimostrato in questo caso, sono un baluardo essenziale, ma richiedono un supporto adeguato per operare al meglio e contrastare con successo le insidie che minacciano la sicurezza e la legalità all’interno delle carceri.
Poggioreale, sequestrati hashish e droga: A-Iron, eroe a quattro zampe
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