Porta Capuana, sentinella storica di Napoli, eretta nel 1484 sotto il dominio aragonese, si erge come un monumento all’antica via di accesso orientale alla città.
Un tempo fulcro commerciale e punto nodale di scambio, oggi si trova a convivere con la frenesia della moderna stazione centrale di Piazza Garibaldi, crocevia di flussi migratori, pendolari e un turismo variegato.
Questa compresenza di epoche e realtà sociali, tuttavia, proietta l’area in una complessa dinamica, spesso segnata da problematiche di sicurezza e illegalità.
La presenza capillare dei Carabinieri, del Comando Provinciale di Napoli e in particolare della Compagnia Stella, testimonia l’impegno costante volto a contrastare un panorama criminale articolato.
Lungi dall’essere una mera operazione di ordine pubblico, l’attività dei militari si configura come un tentativo di garantire un senso di sicurezza e legalità in un contesto sociale fragile, intercettando e smantellando reti illecite.
I dati parlano chiaro: dall’inizio dell’anno, oltre duemila persone sono state identificate, tra cui un numero significativo di stranieri in situazione irregolare, mentre i controlli sui veicoli hanno portato all’irrogazione di centinaia di sanzioni per violazioni del codice stradale.
Le operazioni “ad alto impatto” hanno concretamente portato all’arresto di individui coinvolti in attività criminali e alla denuncia di altri, un segnale tangibile dell’azione di contrasto in atto.
L’attività dei Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Stella è particolarmente focalizzata sul traffico di stupefacenti, un’emergenza che si annida tra le abitazioni di tufo, mimetizzate nel tessuto urbano.
Gli arresti effettuati, pari a una dozzina in otto mesi, rivelano una rete di spacciatori organizzata e radicata nel territorio, operante su commissione e attenta a non accumulare grandi quantità di prodotto per eludere i controlli.
Il sequestro di oltre un chilo di sostanze stupefacenti – cocaina, eroina, crack e hashish – pronto per essere immesso nel mercato al dettaglio, sottolinea la sofisticatezza dell’organizzazione e la sua capacità di adattamento.
L’ammontare del denaro sequestrato, superiore ai quindicimila euro, conferma la rilevanza economica di questo traffico illegale.
Il fenomeno della contraffazione, un’altra piaga che affligge la zona, è oggetto di costante monitoraggio.
Oltre duemilasettecento capi di abbigliamento falsi, trecento borse e seicento paia di scarpe contraffatte sono state sequestrate, dimostrando la capacità di organizzazioni criminali di immettere sul mercato prodotti illeciti, sfruttando la domanda di beni a prezzi inferiori.
Parallelamente, i Carabinieri del NAS di Napoli svolgono un ruolo cruciale nel controllo delle attività commerciali, intervenendo con sequestri di prodotti alimentari privi di tracciabilità e con la sospensione di attività che violano gravi carenze igienico-sanitarie.
La denuncia del proprietario di un bar e la conseguente sospensione dell’attività rappresentano un monito a tutti gli operatori economici, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative a tutela della salute pubblica.
In definitiva, Porta Capuana è un microcosmo di Napoli, un luogo dove la storia si interseca con la contemporaneità, la bellezza si mescola alla complessità e l’impegno delle forze dell’ordine si confronta con le sfide di un territorio fragile.