Proteste a Napoli: Obbligo di firma per tre membri di Pro Pal

Un provvedimento cautelare dell’obbligo di firma è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari (GIP) di Napoli, Roberto Vinciguerra, nei confronti di tre individui precedentemente arrestati in seguito a un episodio di protesta avvenuto il 25 ottobre scorso.

I tre, identificati come membri del movimento Pro Pal, si erano resi protagonisti di un tentativo di accesso forzato alla Mostra d’Oltremare di Napoli, location scelta dall’azienda farmaceutica israeliana Teva per esporre i propri prodotti nell’ambito della fiera Pharmexpo.

L’episodio si inserisce in un più ampio contesto di contestazione nei confronti delle politiche e delle pratiche commerciali di aziende con legami con lo stato di Israele, in un clima di crescente attivismo pro-palestinese a livello globale.

Il tentativo di ingresso nella fiera, a quanto pare, si è concluso con momenti di forte tensione e qualche scontro con le forze dell’ordine.
Secondo l’accusa, i tre manifestanti avrebbero fatto parte di un gruppo determinato a violare le misure di sicurezza e accedere al padiglione 5, area dedicata all’esposizione di Teva.
Durante gli alterchi, due agenti di polizia hanno subito lesioni che necessitano di guarigione rispettivamente in 4 e 7 giorni.
Un dirigente dell’ordine pubblico, coinvolto nei tafferugli, ha riportato lesioni più serie, stimabili in 30 giorni.

Durante l’interrogatorio dinanzi al GIP, i tre individui hanno sostenuto di aver regolarmente acquistato i biglietti d’ingresso alla Mostra d’Oltremare e di non essere in alcun modo responsabili delle lesioni riportate dal dirigente della Polizia.
Hanno inoltre precisato che l’aggressione al dirigente sarebbe avvenuta successivamente al loro arresto, circostanza che negano qualsiasi coinvolgimento diretto nell’infortunio.
Inizialmente, la Procura aveva richiesto l’applicazione della misura più restrittiva degli arresti domiciliari, ritenendo sussistessero i presupposti per una cautela volta a prevenire la reiterazione di condotte simili.

Tuttavia, il GIP ha optato per l’obbligo di firma, ritenendo che tale misura fosse sufficiente a garantire il rispetto delle indagini e a soddisfare le esigenze di sicurezza pubblica.

A breve, i tre manifestanti dovrebbero essere rilasciati e saranno sottoposti al controllo delle forze dell’ordine con la frequenza di lunedì, mercoledì e venerdì.

L’evento solleva interrogativi sulla libertà di espressione e di protesta, sul ruolo delle forze dell’ordine nella gestione delle manifestazioni e sulla complessità delle relazioni internazionali e del dibattito pubblico.

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