La vicenda di Antonio Di Gennaro, il docente di inglese in pensione ritrovato senza vita nella sua abitazione di Quarto, alle porte di Napoli, solleva interrogativi profondi e inquietanti, al di là della tragica scomparsa. L’indagine, condotta dai carabinieri e dalla Procura di Napoli, ha portato all’arresto dei due figli, Michele, ingegnere biomedico di 42 anni, e Andrea, personal trainer di 34 anni, accusati di omicidio premeditato. Un elemento particolarmente disturbante emerso dalle prime fasi dell’inchiesta è un messaggio, una sorta di criptico “buonanotte”, inviato alla compagna del padre attraverso la chat del cellulare, il cui invio si colloca temporalmente dopo il decesso della vittima. Questo dettaglio, ancora oggetto di analisi per accertarne l’effettivo autore e il significato inteso, aggiunge un livello di complessità psicologica alla vicenda.La scoperta del corpo, accuratamente incellofanato e custodito in una cassapanca sul terrazzo dell’abitazione, rivela una pianificazione meticolosa e un tentativo di occultamento che suggerisce un deliberato intento di depistaggio. Antonio Di Gennaro, vedovo da tempo, aveva instaurato una nuova relazione sentimentale dopo la perdita della moglie, un legame che, stando alle indagini, potrebbe aver esacerbato le tensioni all’interno della famiglia.Il movente, apparentemente banale nella sua concretezza, si radica nella pretesa dei due figli di ottenere la pensione di reversibilità spettante alla madre defunta. Questa somma, che si configura come un diritto inalienabile, è diventata, a quanto pare, un elemento di conflitto e un catalizzatore di rancore, spingendo i due fratelli a compiere un gesto efferato. La dinamica ricostruita dagli inquirenti indica l’utilizzo di un potente sonnifero, somministrato all’uomo attraverso il caffè, seguito da asfissia con un cuscino, per poi procedere alla successiva operazione di occultamento del cadavere.La convalida del provvedimento cautelare e la permanenza in carcere per i due imputati segnano una tappa fondamentale nell’inchiesta. Tuttavia, la vicenda pone interrogativi che vanno al di là della mera ricostruzione dei fatti: quali sono stati i fattori che hanno portato a una così profonda rottura all’interno della famiglia? Quali dinamiche psicologiche hanno portato due figli a compiere un atto così violento nei confronti del padre? E, soprattutto, cosa si cela dietro quel messaggio di “buonanotte” che, nel suo sinistro disincanto, sembra voler celare una verità ancora più inquietante? L’inchiesta, in corso, dovrà fare luce su questi aspetti, restituendo, forse, un quadro più completo di una tragedia che ha scosso la comunità locale e sollevato un profondo senso di sgomento.
Quarto, Napoli: Omicidio del docente, figli arrestati per pensione.
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