Un episodio di vulnerabilità strutturale, fortunatamente privo di conseguenze per il personale coinvolto, ha colpito questa mattina la Reggia di Caserta, patrimonio mondiale UNESCO, in un momento antecedente all’apertura al pubblico. L’evento ha interessato una sezione della balaustra che delimita una rampa della monumentale fontana di Eolo, all’interno del vasto Parco Reale, un complesso architettonico che, per ironia della sorte, era oggetto di interventi di restauro finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.Secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa del Museo, il lavoratore, impiegato da Edilsaf, una ditta specializzata in lavori edili, stava eseguendo operazioni di manutenzione nel parco quando un improvviso malessere lo ha colto, provocando un inatteso impatto del mezzo meccanico utilizzato contro la balaustra. Nonostante l’impatto, il lavoratore ha ricevuto immediato soccorso ed è stato trasportato in pronto soccorso, per accertamenti precauzionali, per poi essere dimesso in seguito.La Direzione della Reggia, in collaborazione con i tecnici del Servizio di Salvaguardia e Valorizzazione del Parco e con i restauratori, ha immediatamente proceduto a un’ispezione dei danni. L’analisi ha evidenziato lesioni a porzioni della balaustra e a elementi architettonici in travertino che compongono il primo tratto della rampa che conduce alla via d’acqua. In via prioritaria, è stata disposta la messa in sicurezza dell’area interessata, per prevenire ulteriori rischi.L’incidente solleva interrogativi sulla sicurezza dei cantieri all’interno di un bene UNESCO di tale rilevanza, richiamando l’attenzione sulla complessità di conciliare interventi di restauro e manutenzione con la salvaguardia del patrimonio storico-artistico. Saranno avviate valutazioni tecniche approfondite e procedure amministrative per definire un cronoprogramma di ripristino tempestivo, che tenga conto delle peculiarità dei materiali e delle tecniche costruttive originali. Il ripristino si prefigge non solo di eliminare le conseguenze immediate dell’evento, ma anche di rafforzare la resilienza dell’intera struttura, integrando, ove necessario, soluzioni innovative per la gestione del rischio sismico e per la prevenzione di future vulnerabilità. L’episodio rappresenta un monito per tutti gli attori coinvolti nella tutela del patrimonio culturale, richiamando alla responsabilità di garantire standard di sicurezza sempre più elevati e di promuovere una cultura della prevenzione.