martedì 14 Ottobre 2025
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Residenza per anziani chiusa: gravi irregolarità e rischi per la salute.

Un’operazione dei Carabinieri, con il contributo specializzato del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Caserta, ha portato alla sospensione e successiva chiusura di una residenza assistenziale per anziani situata a Maddaloni, in provincia di Caserta.
L’intervento, improntato a rigorosi protocolli di controllo, ha rivelato una serie di criticità gravissime che compromettevano la sicurezza alimentare e la dignità degli ospiti.
L’ispezione ha messo in luce una gestione della cucina profondamente carente, caratterizzata da una sistematica violazione delle normative igienico-sanitarie e amministrative.
L’assenza di adeguate procedure di tracciabilità degli alimenti, elemento cruciale per garantire la sicurezza alimentare e la possibilità di risalire all’origine di eventuali problemi, è risultata particolarmente allarmante.
La mancata implementazione di un sistema di monitoraggio dei rischi, come previsto dal manuale Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points), ha esposto gli anziani a potenziali rischi per la salute.
Inoltre, si è rilevata la carenza di autorizzazioni necessarie per la preparazione e la distribuzione dei pasti, rendendo l’attività illegittima.
Il quadro emerso dai controlli dipingeva una situazione di flagrante trasgressione delle normative che tutelano la salute pubblica.
In particolare, l’accertamento di un congelatore a pozzetto, collocato impropriamente su un balcone adiacente alla cucina, e contenente circa 20 chilogrammi di alimenti privi di etichette identificative e informazioni sull’origine e sul lotto di provenienza, ha evidenziato una totale assenza di controllo sulla qualità e la sicurezza dei prodotti somministrati.
Questi alimenti, privi di qualsivoglia tracciabilità, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo per evitare ulteriori rischi.
L’intervento dei Carabinieri, in sinergia con le autorità sanitarie locali, ha immediatamente disposto il trasferimento dei cinque ospiti presso le rispettive famiglie o in strutture sanitarie regolarmente autorizzate, garantendo la continuità delle loro cure e la tutela della loro sicurezza.

L’Asl, attraverso il Dipartimento di Prevenzione, ha formalizzato la revoca definitiva dell’autorizzazione alla struttura, ponendo fine all’attività e impedendo ulteriori violazioni.
Questo provvedimento rappresenta una risposta rigorosa a comportamenti che mettono a rischio la salute e la dignità delle persone anziane, sottolineando l’importanza di un controllo costante e di una vigilanza attenta da parte delle autorità competenti.
L’episodio solleva interrogativi significativi sulla supervisione delle strutture socio-assistenziali e sull’importanza di garantire standard qualitativi elevati per la tutela dei soggetti più vulnerabili.

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